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Violenza sulle donne Una doppia condanna

Condannati due uomini nella Bassa per maltrattamenti in famiglia
Condannati due uomini nella Bassa per maltrattamenti in famiglia
Condannati due uomini nella Bassa per maltrattamenti in famiglia
Condannati due uomini nella Bassa per maltrattamenti in famiglia

Una doppia condanna per lo stesso reato. Quello di maltrattamenti in famiglia, nei confronti di donne vessate dai loro compagni e costrette a subire non solo offese e minacce ma anche le botte. Nel primo dei due casi un trentenne di origine marocchina risiedente a Cologna Veneta maltrattava la moglie anche in presenza della figlia minorenne: la aggrediva per i motivi più banali, la offendeva e la schiaffeggiava anche con violenza ma non solo, la colpiva con calci e pungi insultando tra l’altra la sua famiglia di origine e minacciando di morte lei e i suoi parenti. In più di un’occasione le aveva anche impedito di frequentare occasioni familiari conviviali come un pranzo di compleanno del nonno, e un giorno l’avrebbe colpita con un pugno allo stomaco mentre erano in auto assieme ad un connazionale. Ma ha fatto anche di peggio, colpendola al volto e in varie parti del corpo mentre stava allattando la bambina e un giorno, dopo averla aggredita, si sarebbe scagliato anche contro la nonna e la zia della giovane donna lanciandole addosso una sedia di metallo. Oltre al reato di maltrattamenti l’uomo è accusato anche di sequestro di persona, visto che ha chiuso la moglie nella propria auto impedendole di uscire e guidando a tutta velocità: il trentenne è stato condannato con rito abbreviato dal giudice per le indagini preliminari Livia Magri a tre anni di reclusione. Risiede invece a Sanguinetto il 64enne condannato ieri nelle aule del Tribunale scaligero dal giudice per le indagini preliminari Luciano Gorra a due anni e quattro mesi di reclusione con rito abbreviato (difesa Spanò) per lo stesso reato di maltrattamenti in famiglia, con la sospensione della pena. La vittima era la sua compagna, offesa di continuo anche davanti alle figlie, che lei aveva avuto da una relazione precedente. La considerava una nullità e spesso la picchiava, arrivando anche a romperle una bottiglia di vetro in testa procurandole lesioni per un periodo di 13 giorni. •

Luca Mazzara

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