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Legnago

Violazioni al codice della strada e alle norme anticovid, sgomberato il raduno di auto tuning

I carabinieri di Legnago
I carabinieri di Legnago
I carabinieri di Legnago
I carabinieri di Legnago

Il raduno statico di auto tuning non solo si è protratto oltre l’orario stabilito ma ha «sconfinato» anche dal parcheggio in cui doveva restare racchiuso alla strada laterale. Tra l’altro, con qualche «esibizione» non prevista applaudita da centinaia di persone presenti alla manifestazione.

E così a mettere fine all’evento, allestito l’altra sera nella zona produttiva di San Pietro, ci hanno pensato i carabinieri del Nucleo operativo e Radiomobile di Legnago intervenuti sul posto con quattro pattuglie su segnalazione degli stessi organizzatori preoccupati da quell’epilogo spiacevole che non rientrava nei loro programmi e su cui sono ora in corso accertamenti da parte degli uomini del luogotenente Mauro Tenani.

In attesa di conoscere l’esito delle indagini, l’unica certezza, al momento, è che il raduno, al quale hanno preso parte diversi appassionati di auto elaborate in arrivo da tutta la provincia, dal Mantovano e dal Rodigino, è stato fermato seduta stante. I militari hanno provveduto infatti a sgomberare l’area allontanando circa 500 persone che stavano dando vita ad un pericoloso assembramento. Tanto che le verifiche in corso da parte dell’Arma riguardano non solo eventuali violazioni al codice della strada ma anche alle disposizioni anti-Covid.

Era all’incirca mezzanotte quando due partecipanti allo spettacolare appuntamento riservato ai veicoli a due, tre e quattro ruote personalizzati - per tuning si intendono, infatti, le modifiche apportate rispetto agli standard produttivi di serie, da quelle estetiche alla carrozzeria a quelle meccaniche al motore o al silenziatore piuttosto che all’impianto audio o di illuminazione - hanno iniziato a sgommare lungo via Massimo D’Antona, la strada pubblica che fiancheggia l’area privata messa a disposizione degli organizzatori dai proprietari di un grande magazzino.

Un fuoriprogramma che, oltre a «rovinare» l’esposizione regolarmente autorizzata dal Comune e svoltasi fino a quel momento senza problemi di sorta nel parcheggio antistante, ha allungato il raduno oltre l’orario consentito. Ma non solo visto che è stata invasa la carreggiata collegata alla Regionale 10 e si sono formati assembramenti non consentiti a tutela della salute pubblica. Da qui lo stop immediato da parte dei carabinieri, che potrebbe riservare sviluppi nei prossimi giorni con sanzioni o denunce a carico dei trasgressori.

Stefano Nicoli

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