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Vicini spengono le luci di Natale Nella frazione è calato il silenzio

Il bar Zenit chiuso per lutto DIENNEFOTO
Il bar Zenit chiuso per lutto DIENNEFOTO
Il bar Zenit chiuso per lutto DIENNEFOTO
Il bar Zenit chiuso per lutto DIENNEFOTO

Si piange a Correzzo e a Nogara, dove il cuore è pesante per la tragedia che ha colpito le famiglie Bertolani e Saggioro. Ieri il bar Zenit della frazione, gestito da Maria e Doriano, genitori di Alessandra, è rimasto chiuso per lutto, così come il ristorante «Paglia e fieno» di Cerea del quale è titolare Enrico Saggioro, compagno di Alessandra. Tantissimi amici e parenti si sono recati in via Matteotti a Correzzo, dove risiede la famiglia Bertolani e dove da qualche anno abitavano anche Enrico e Alessandra, per portare una parola di conforto in questi momenti così terribili. In particolare la madre, Maria, non si dà pace. Era legatissima alla figlia e ai suoi tre bambini che martedì hanno atteso invano il ritorno della loro mamma per giocare con lei. Alessandra era amatissima a Correzzo dove da sempre aiutava i genitori nella gestione del bar di famiglia prima di dedicarsi al ristorante del compagno Enrico. La giovane lascia anche due sorelle, Selene e Carlotta, che si sono strette alla loro mamma per aiutarla a superare questi momenti così difficili, ma si sono soprattutto dedicate ai tre nipotini che stanno chiedendo a tutti della loro mamma. Nella frazione è rimasto chiuso anche il bar Segala gestito dagli zii di Alessandra e alcuni residenti hanno deciso di spegnere le luci di Natale fuori dalle proprie abitazioni in segno di lutto e di vicinanza alla famiglia Bertolani. Stasera nella chiesa parrocchiale di Correzzo sarà recitato un rosario in ricordo di Alessandra mentre si attende ancora il nulla osta per la celebrazione del funerale. Anche a Nogara, dove Enrico è nato e cresciuto, gli amici sono sconvolti nel vedere le foto della coppia nei momenti più felici con i loro bambini. «Enrico e Alessandra erano una coppia splendida», commenta commosso uno di loro. «Si erano conosciuti da ragazzi e non si sono più lasciati. Adesso dobbiamo stare vicini a Enrico che dovrà affrontare le difficoltà di un padre che deve crescere da solo tre bambini». È lutto anche per la squadra di calcio amatoriale dove Enrico gioca da anni al campo sportivo di Brancon. Il profilo Facebook di Enrico è tempestato di messaggi di cordoglio. E sono ore di apprensione anche a Sanguinetto dove risiede il conducente della Opel Zafira che si è scontrata con quella di Alessandra. L’uomo, 64 anni, è ricoverato nel reparto di rianimazione del Polo Confortini di Verona in prognosi riservata per i numerosi traumi riportati. È grave, ma non sarebbe in pericolo di vita. •

RI.MI.

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