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Vallese piange Monia volontaria e sportiva

La caposala Monia De Marchi in tenuta da ciclista
La caposala Monia De Marchi in tenuta da ciclista
La caposala Monia De Marchi in tenuta da ciclista
La caposala Monia De Marchi in tenuta da ciclista

È morta prematuramente lunedì, giorno di San Lorenzo, Monia De Marchi, 50 anni: una stella caduta nella notte delle stelle cadenti a Vallese, la frazione di Oppeano dove ha lasciato un segno profondo ed indelebile della sua generosità. Una malattia inesorabile e rapida, contro la quale ha lottato strenuamente con tutte le sue forze, scoperta pochi mesi fa, se l'è portata in cielo. L'addio commosso della comunità le verrà dato questa mattina, alle 10.30, al parco della Casetta delle associazioni, in via Mascagni, uno spazio all'aperto scelto per poter accogliere le tante persone che vorranno darle l'ultimo saluto in piena sicurezza, rispettando il distanziamento interpersonale e le altre misure anti-Covid. Monia lascia la figlia Jessica, 22 anni, i genitori e il compagno. Infermiera professionale, caposala all'ospedale di Marzana, Monia è stata un’instancabile volontaria, pronta a dare il proprio contributo in tutte le manifestazioni che venivano allestite in paese: dalle sfilate di carnevale alle sagre, dai concerti del coro ai ritrovi dei tifosi dei fratelli Viviani. Faceva parte sia del consiglio direttivo della sezione dei donatori di sangue Fidas di Vallese che dell'associazione La Casetta, il sodalizio che si occupa degli eventi a Vallese. Inoltre era membro attivo dell'Elia Viviani fans club. Ha cantato anche nel coro parrocchiale. Insomma, una donna poliedrica e piena di interessi. «Dico un grande grazie a nome di tutta la comunità e dell'amministrazione a Monia per quanto ha fatto come indefessa volontaria», sottolinea il sindaco Pierluigi Giaretta, «l'avevo incontrata l'ultima volta un paio di mesi fa ed era sicura che avrebbe sconfitto la malattia». monia era una sportiva, amava il ciclismo, sia da praticante che da tifosa: correva in bici e sosteneva Elia Viviani, idolo sportivo dei vallesani. Attaccatissima al suo territorio, era sempre in prima linea ad ogni appuntamento. Gli amici de La Casetta e della Fidas la descrivono come una donna altruista, che sprizzava simpatia da tutti i pori. L’ultimo saluto Monia lo riceverà proprio alla Casetta, dove l’infermiera ha speso la maggior parte del suo tempo libero. •

Zeno Martini

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