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Legnago e Minerbe

Vacanza lampo per 30 anziani: una signora positiva rispedisce tutta la comitiva a casa

Anziani in vacanza al mare
Anziani in vacanza al mare
Anziani in vacanza al mare
Anziani in vacanza al mare

Forse per molti erano le prime vacanze al mare dopo tanto, forti anche del vaccino. Ma sono durate un niente. Anzi, invece che passeggiate in spiaggia o pranzi, la trentina di anziani partiti per le ferie a Gatteo Mare, organizzate per loro dall’Auser, ha dovuto subito rinchiudersi nella stanze d’albergo e poi tornare a casa. In quarantena.

 

Una di loro, infatti, è risultata positiva al Covid. La notizia è piombata giovedì come un fulmine sulla comitiva che il 17 luglio era partita per la zona balneare in provincia di Forlì. Organizzatore del viaggio è stato Lucio Piccoli, ex presidente Auser di Legnago, che per quelle ferie si era affidato ad un tour operator.

 

«Siamo tremendamente dispiaciuti per quanto accaduto», dice Piccoli, anche lui tra i turisti, «stamattina (ieri per chi legge) un pullman è venuto a prenderci per portarci immediatamente a casa dove staremo in quarantena fino al 31 luglio per poi sottoporci ad un tampone». Un primo controllo, naturalmente, è già stato fatto sul posto, appena si è saputo della positività della compagna di viaggio. Tutti i tamponi hanno dato esito negativo.

 

La signora positiva al Covid è una 83enne che abita a Minerbe, entrata in contatto, a quanto pare, con un parente contagiato, prima di partire, perciò si era sottoposta al tampone. La signora, già vaccinata con doppia dose, non avendo nessun sintomo si era messa in viaggio senza attendere il risultato del test. Dopo 5 giorni però l’Ulss 9 l’ha informata che era positiva. Immediatamente sono scattati i protocolli.

 

La pensionata è stata sottoposta ad un nuovo tampone, risultato stavolta negativo ma, nonostante ciò, è stato predisposto il suo rientro immediato a casa con un’ambulanza partita da Gatteo per Minerbe. Al resto della comitiva, invece, è stato detto di rientrare tutti nelle camere, con l’obbligo di non uscirne.

 

«Lo staff dell’albergo ci ha trattato benissimo», racconta uno del gruppo, «ci hanno portato la cena e la colazione in camera, sono stati molto comprensivi con noi. C’è dispiaciuto tantissimo dover rientrare a casa dopo soli cinque giorni, qui si stava davvero bene». Ieri mattina, un autobus ha riaccompagnato a casa tutti i turisti.

 

«Ora», spiega Piccoli, «vedremo cosa fare per risarcire i partecipanti del viaggio che hanno versato una quota per una vacanza di 15 giorni e invece ne hanno fatti a malapena 5». «Naturalmente», prosegue Piccoli, «la cosa più importante è la salute, e per fortuna stiamo tutti bene. Va però considerato anche il danno economico che questa situazione comporterà per tutti noi».

 

La positività dell’83enne, ora negativa, apre lo scenario più difficile di questo periodo di pandemia. «La signora avrebbe dovuto attendere il risultato del tampone, prima di partire», dice un medico di base dell’Ulss 9, «aver fatto la doppia dose di vaccino, come nel suo caso, non rende completamente immuni dal virus, ma sicuramente contribuisce a renderlo meno aggressivo e più difficile da diffondere. La variante Delta che potrebbe aver colpito questa signora», conclude, «è molto contagiosa e solo vaccinandosi si diminuiscono i rischi di ammalarsi in modo grave o finire in terapia intensiva».

Francesco Scuderi

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