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Sanguinetto

Va al pronto soccorso e poi sparisce. La compagna: «Chi ha notizie chiami il 112»

Le ricerche di Renato Carli
Le ricerche di Renato Carli
Le ricerche di Renato Carli
Le ricerche di Renato Carli

Esce dall’ospedale e fa perdere le sue tracce. Da alcuni giorni si stanno vivendo ore di apprensione a Sanguinetto per la scomparsa di un 54enne, che aveva lasciato la sua abitazione per farsi curare al Pronto soccorso di Legnago (Verona). E che, dopo essere stato dimesso, non ha fatto più ritorno nella sua casa di corso Cesare Battisti.

 

Renato Carli, disoccupato, si era sentito male la sera di Pasquetta e Catia Melzi, la sua convivente, aveva chiamato il 118 per farlo trasportare all’ospedale Mater salutis di Legnago. Al termine degli accertamenti, i medici hanno deciso di dimettere il paziente che, dopo aver scambiato alcuni messaggi via WhatsApp con la sua compagna, verso le tre della notte è uscito dal Pronto soccorso scomparendo nel nulla. Al mattino seguente, la donna ha cercato più volte di mettersi in contatto con Renato ma ha trovato sempre il telefono spento.

 

«Ho chiamato il Pronto soccorso», riferisce tra le lacrime la signora Catia, «e mi hanno detto che Renato era stato dimesso la notte precedente e che da allora nessuno lo aveva più visto o sentito. Faccio un appello a chiunque avesse sue notizie di contattarmi o di avvertire subito i carabinieri».

 

Poi aggiunge: «Da alcuni mesi il mio compagno era disperato non solo perché entro la fine di dicembre dobbiamo lasciare la casa nella quale viviamo da anni. Ma anche per le difficili condizioni economiche in cui ci troviamo, che a malapena ci consentono di pagare affitto e bollette. Sono disperata perché mai prima d’ora era stato così tanto tempo senza farsi sentire».

 

Giovedì mattina, la donna ha presentato quindi ai carabinieri di Sanguinetto una denuncia di scomparsa e da lì sono scattate immediatamente le ricerche di Carli partendo proprio dal piazzale del Pronto soccorso di Legnago, dove era stato visto per l’ultima volta dal personale medico. I militari hanno esteso i controlli in tutti i Comuni della Bassa oltre a diramare le informazioni sulla scomparsa del 54enne sull’intero territorio nazionale.

 

«Quando è salito sull’ambulanza del 118», precisa Catia, «Renato indossava un paio di pantaloni militari e un giubbotto azzurro. Aveva il suo cellulare e nessun documento. Non aveva documenti: la carta d’identità gli era stata infatti negata in municipio a Sanguinetto ed era in attesa di andare a ritirarla a giorni in Comune a Nogara, dove invece avevano accolto la domanda».

 

Ieri, le ricerche di Carli si sono concentrate lungo il tratto dell’Adige che costeggia l’ospedale Mater salutis. Sul posto si sono recati i vigili del fuoco, con un gommone e l’elicottero del Nucleo di Venezia, i carabinieri della Compagnia di Legnago e volontari per setacciare l’alveo e le rive del fiume nel timore che l’uomo possa aver compiuto un gesto estremo. Nel frattempo, i volontari dell’associazione «Angeli della speranza», che da tempo segue la famiglia in difficoltà, hanno contattato anche la trasmissione di Rai tre «Chi l’ha visto» condotta da Federica Sciarelli, che ha divulgato sul proprio sito internet la notizia della scomparsa del disoccupato di Sanguinetto. •

Riccardo Mirandola

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