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Una «zona d’ombra» con decine di fantasmi

Nell'Adige Guà vivono centinaia di immigrati che lavoravano nei campi. Anche a San Bonifacio c’è un’alta concentrazione di lavoratori spesso irregolari utilizzati anche nelle province vicine. A Cologna in particolare vive una grande comunità magrebina. Stando alle statistiche Istat, al primo gennaio 2021 gli stranieri residenti nella Città del mandorlato erano 1.037 di cui ben 452 marocchini, pari al 43,59 per cento del totale. E questi sono solo i "regolari", quelli con un permesso di soggiorno. Il sospetto è che ci siano decine di "fantasmi", persone completamente sconosciute alle autorità. «Al di là dello status irregolare o meno delle persone coinvolte nell'incidente», esordisce il sindaco Manuel Scalzotto, «sono dispiaciuto per le quattro giovani vite spezzate». I marocchini che risiedono a Cologna sono per la gran parte uomini fuggiti dall'Africa per cercare un futuro migliore e dare una mano alle famiglie rimaste nel paese d'origine. Si tratta di persone che sognano di trovare la salvezza in Italia e che tante volte finiscono invece per vivere in condizioni d'indigenza. La cooperativa a cui era intestata la Multipla, risulta in liquidazione dal 2020 e l'anno prima il titolare d'origine magrebina era stato al centro di un'indagine della Guardia di Finanza di Legnago per evasione fiscale e caporalato. Quest'ultima è la forma illegale di reclutamento e organizzazione della manodopera, soprattutto agricola, attraverso intermediari (caporali) che assumono irregolarmente operai giornalieri senza rispettare le tariffe contrattuali sui minimi salariali. «Il fenomeno del caporalato», attacca il sindaco Scalzotto, «è il sintomo di una malattia che deriva dalla legislazione italiana e in particolare dalle politiche del centrosinistra che hanno portato ad uno scarso controllo dell'immigrazione e allo sfruttamento della manodopera a basso costo». Per il primo cittadino c'è quindi bisogno di «una seria revisione della legislazione che metta le forze dell'ordine, nelle condizioni di effettuare controlli più efficaci». F.S.

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