<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Trovato senza vita in casa Era morto da alcuni giorni

L’hanno trovato senza vita, con il corpo che iniziava ormai a decomporsi a causa delle temperature elevate dell’ultima settimana, nella casa a schiera di Bonavicina dove viveva da circa un mese. Era riverso supino sul letto con una sigaretta tra le mani, che non ha fatto però in tempo ad accendersi. A stroncare A.P., un cittadino romeno di 46 anni che svolgeva lavori occasionali in campagna e nei giardini di qualche privato, è stato con tutta probabilità un malore improvviso. Un malore che gli ha impedito persino di alzarsi per chiedere aiuto e che gli è stato fatale. Senza che, per alcuni giorni, nessuno si sia accorto di nulla. È un dramma della solitudine, simili a tanti altri che specie d’estate colpiscono soprattutto anziani e persone fragili non solo nelle grandi città ma anche in piccole località qual è per l’appunto la frazione di San Pietro di Morubio, quello costato la vita all’operaio romeno. Il tragico epilogo di un’esistenza costellata di difficoltà, che lo portava a spostarsi nella Bassa dove veniva ospitato da parenti o conoscenti. Ed è stato proprio questo suo continuo peregrinare, senza una dimora e un lavoro stabili, che ha ritardato forse la scoperta del cadavere. Il macabro rinvenimento è stato fatto domenica, intorno all’ora di cena, dal padrone di casa. Il quale, non vedendolo da giovedì scorso, si è allarmato ed è corso a vedere se gli fosse capitato qualcosa. Un presentimento che, non appena ha aperto la porta di casa, si è tramutato purtroppo in una triste realtà. L’uomo è stato investito infatti da un tanfo irrespirabile e si è trovato di fronte ad una scena che farà sicuramente fatica a dimenticare. Immediatamente sono partite le richieste d’intervento al 118 e alla centrale operativa del 112. In via Secco si sono precipitati i soccorritori, partiti dall’ospedale «Mater salutis», con i carabinieri di Legnago. Ma al medico di turno non è rimasto che constatare il decesso del 46enne per cause naturali. Il pm di turno, la dottoressa Elisabetta Labate, ha disposto la riconsegna della salma ai familiari. •

STE.NI.

Suggerimenti