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Trova il papà privo di sensi nella stalla La figlia undicenne allerta i soccorsi

L’elicottero del Suem 118 accanto alla stalla in cui è accaduto l’incidente DIENNEFOTO
L’elicottero del Suem 118 accanto alla stalla in cui è accaduto l’incidente DIENNEFOTO
L’elicottero del Suem 118 accanto alla stalla in cui è accaduto l’incidente DIENNEFOTO
L’elicottero del Suem 118 accanto alla stalla in cui è accaduto l’incidente DIENNEFOTO

Salvato dalla figlia. Piccola, 11 anni appena. Ma talmente già grande da essere in grado di mantenere la lucidità e dare il via ai soccorsi dopo avere trovato il papà, Alessio Boniotto, privo di sensi nella stalla, in via Rangona a Sanguinetto. Non è chiara, al momento, la dinamica dell’incidente occorso al cinquantenne, il quale è ora ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Borgo Trento per un forte trauma cranico. La tempestività dei soccorsi, ambulanza ed elicottero del «Suem 118 Verona Emergenza», potrebbe rivelarsi decisiva nell’evoluzione della prognosi. Vista la gravità delle condizioni il personale medico ha scelto infatti il trasporto per via aerea verso l’ospedale maggiore del capoluogo. Sul posto, insieme con i Carabinieri della Compagnia di Legnago, gli ispettori dello Spisal: su fronti e con competenze diverse dovranno stabilire l’esatta dinamica di quanto accaduto nella stalla, che si trova per pochi metri nel territorio di Casaleone. Tra le ipotesi sull’origine dell’incidente, tutte senza conferma per il momento, figura anche il calcio da parte di uno dei bovini. Boniotto, persona assai nota e benvoluta nella zona, conduce anche un’attività di macellazione in una struttura che si trova a poca distanza ma già nel territorio di Casaleone. E nella serata di ieri, nel viavai di mezzi soccorso e forze dell’ordine, molte persone si sono affollate intorno alla stalla, in aperta campagna, per cercare di capire quanto fosse accaduto. «Brava, proprio brava», il commento sulla bocca di tutti, rivolto alla bambina che con lucidità ha reagito da «grande». Insospettita dalle mancate risposte del papà era andata a cercarlo, scoprendolo a terra esanime. «Fredda» e decisa poi nel reagire, intuendo come ogni minuto guadagnato fosse una possibilità in più per salvarlo. Alessio ora, pur nella gravità della condizione, ha una possibilità di riprendersi, quella che un ritardo nei soccorsi gli avrebbe probabilmente negato. IL PRECEDENTE. Nell’autunno scorso un’altra bambina, Irene, di soli otto anni, era stata protagonista di un’avventura a lieto fine. L’auto condotta dalla mamma, un’imprenditrice di Legnago, era finita nel canale Bussè. Negli istanti di panico la piccola aveva avuto la presenza di spirito di azionare, semplicemente, il pulsante alzacristalli della Kia Sportage: la via d’uscita che aveva consentito a entrambe di uscire dall’auto e raggiungere a nuoto la riva dove erano state poi soccorse da un passante. •

P.M.

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