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Mercoledì sera a Sanguinetto

S'indaga sulla tragica fine del medico di famiglia, mistero sulla dinamica dell'incidente

Il medico Tuzza morto in un incidente con la moto (Diennefoto)
Il medico Tuzza morto in un incidente con la moto (Diennefoto)
Il medico Tuzza morto in un incidente con la moto (Diennefoto)
Il medico Tuzza morto in un incidente con la moto (Diennefoto)

La tragica fine di Nicola Tuzza, il medico di base di 62 anni morto mercoledì sera in via Ca’ de Micheli, a Sanguinetto, mentre era alla guida del suo scooter, resta un mistero.

 

I carabinieri della stazione cittadina, che sono giunti per primi sul luogo dell’incidente e hanno rinvenuto il corpo privo di vita del medico con accanto la sua moto semi distrutta, nutrono dubbi sul fatto che Tuzza possa aver perso da solo il controllo del mezzo per poi morire all’istante dopo aver sbattuto la testa sull’asfalto.

 

Lo scooter, infatti, presentava alcune ammaccature che potrebbero far pensare ad uno scontro con un altro mezzo, forse un camion, e che il conducente non si sia accorto di quanto stava succedendo. Tanto da proseguire la propria marcia. Un prezioso contributo alle indagini, avviate dai militari per risalire ad eventuali persone coinvolte anche a loro insaputa nel terribile impatto, potrebbe arrivare dalle immagini riprese dalle telecamere collocate alla rotonda di Sanguinetto e in centro a Nogara.

 

Si potrà così identificare auto e camion, che verso le 19 del 24 febbraio hanno percorso il tratto di strada dove ha trovato la morte lo sfortunato medico di base. Una donna ha riferito ai carabinieri di essere stata sorpassata da Tuzza poco dopo il semaforo di Sanguinetto. Poi, a distanza di circa tre chilometri, si è trovata davanti a un corpo riverso sull’asfalto mentre pochi metri più in là c’era la moto. La testimone ha subito chiamato i soccorsi ma sulla scena dell’incidente non ha visto altri mezzi.

 

La salma del medico di famiglia, residente a Nogara, è stata trasportata nelle celle mortuarie dell’ospedale di Legnago a disposizione della magistratura per un’eventuale autopsia. Ieri mattina, il figlio Davide ha dato il consenso per la donazione delle cornee e delle valvole cardiache del padre sapendo che questo era il desiderio del medico.

 

Tuzza, infatti, era da anni presidente dell’Aido di Nogara ed era attivo nelle campagne di sensibilizzazione per la donazione degli organi. Oltre al figlio, il medico lascia la compagna Carmen, la sorella Marina e l’amatissima mamma Fedora di 93 anni. Secondo quanto riferito dalla compagna, Nicola si era recato a Sanguinetto per una visita domiciliare urgente a un paziente e stava rientrando a casa per la cena. Un percorso, che Tuzza copriva ogni giorno da circa 30 anni.

 

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Riccardo Mirandola

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