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Tornano i ladri di angurie, due denunciati

I carabinieri davanti alla serra di angurie e meloni svaligiata da padre e figlio
I carabinieri davanti alla serra di angurie e meloni svaligiata da padre e figlio
I carabinieri davanti alla serra di angurie e meloni svaligiata da padre e figlio
I carabinieri davanti alla serra di angurie e meloni svaligiata da padre e figlio

Dai ladri di galline e biciclette ai ladri di angurie. Sarà l’afa opprimente delle ultime settimane, il prezzo dei cocomeri salito alle stelle o la crisi che spinge a rubare frutta e verdura direttamente nei campi come succedeva in passato. Sta di fatto che padre e figlio, pendolari del furto, partivano dalla Bassa padovana, dove vivono, a bordo della loro utilitaria per svaligiare un’azienda agricola di Albaro, alla periferia di Ronco all’Adige. Razzie sistematiche che si ripetevano da qualche tempo e che avevano ormai allarmato il proprietario delle serre prese di mira dai due cittadini marocchini. Anche perchè, al di là del gustoso bottino destinato con tutta probabilità ad essere rivenduto, le «visite» dei manolesta lasciavano ogni volta una scia di danni sia alle strutture sia alle altre colture in fase di maturazione. E quindi un conto salato all’imprenditore ronchesano che, trovandosi via via privato della merce ormai pronta da consegnare e stanco perciò dei continui ammanchi, ha deciso di segnalare la sfilza di furti subiti ai carabinieri di Cologna Veneta. È scattata così un’indagine che ha consentito agli uomini del luogotenente Fabrizio Di Donato di individuare i ladri con la passione per il dissetante frutto estivo, diventato ormai una prelibatezza non per tutte le tasche. L’ultima trasferta di padre e figlio - H.E.O., di 50 anni, e A.E.O., di 18, residenti a Borgo Veneto, il nuovo Comune padovano nato nel 2018 dalla fusione tra Megliadino San Fidenzio, Saletto e Santa Margherita d’Adige - è finita come di certo non si aspettavano. Non fosse altro perchè l’azienda Dal Pezzo presa di mira non si trova a ridosso della strada e vicina alle abitazioni, bensì in via Santo Stefano, in una zona isolata di campagna al riparo da occhi indiscreti, dove pensavano di agire indisturbati. Venerdì, intorno alle 10, i due sono stati infatti colti in flagrante dai militari mentre avevano già iniziato a caricare angurie e meloni nel baule della loro Volkswagen Polo con cui erano giunti nella nostra provincia. Padre e figlio, tutti e due incensurati, regolari in Italia e nullafacenti, sono stati quindi trasferiti in caserma e fotosegnalati. Al termine degli accertamenti di rito nei loro confronti è scattata una denuncia a piede libero per furto aggravato e danneggiamento. Il proprietario del fondo può così tirare un sospiro di sollievo poichè le sparizioni erano ormai all’ordine del giorno. Un fenomeno, quello del furto di cocomeri, che non si registrava nella Bassa da tempo ma che è diffuso in molte zone d’Italia, specie nel Meridione e nel Mantovano, dove agiscono vere e proprie bande organizzate, come evidenziato in svariate occasioni dalle associazioni di categoria. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Stefano Nicoli

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