<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Tira la sfoglia a 104 anni

Norma Lanza tira la sfoglia nella sua casa di Concamarise
Norma Lanza tira la sfoglia nella sua casa di Concamarise
Norma Lanza tira la sfoglia nella sua casa di Concamarise
Norma Lanza tira la sfoglia nella sua casa di Concamarise

Tira la sfoglia ogni settimana e non si fa mancare la torta margherita che da sempre è il suo cavallo di battaglia. Norma Lanza compie 104 anni ed è la supernonna della Bassa che, nonostante la veneranda età, conserva una memoria di ferro e prepara regolarmente le tagliatelle fatte con le uova del suo pollaio. «Sono ancora qua perché sono ancora utile e perché il Signore ne ha già abbastanza lassù», esordisce Norma. Con una lucidità impressionante racconta di quando «una volta al mese spedivo la torta margherita in Inghilterra a mio fratello prigioniero di guerra e anche se impiegava tanto ad arrivare restava sempre buonissima. Oppure dell’operazione sperimentale al San Raffaele di Milano, eseguita nel 2008, a 90 anni, che le ha salvato la vita con l’impianto della valvola aortica per via percutanea con incisione della gamba. È stata la 13esima paziente in Italia e la più anziana ad essere sottoposta a questo tipo di intervento. Ancora oggi le sue occupazioni preferite sono la cucina, il giardinaggio e la lettura. «Mi alzo verso le nove», racconta, «faccio qualche lavoretto in casa e preparo da mangiare, poi mi riposo fino alle 16. In estate esco e vado a fare un giretto al pollaio e in giardino». «Poi», aggiunge, «accendo la televisione e ascolto il rosario e la messa dalla basilica di padre Pio». Norma è nata a Cerea il 17 ottobre. Si è sposata con Mario Cavaler, ha avuto tre figli - Alessandro, Giorgio e Maria Paola - si è trasferita a Sanguinetto e poi a Concamarise, dove vive ancora oggi aiutata da una signora e dalla figlia. Vedova dal 1978, nella vita ha fatto di tutto: ha lavorato nei campi, in stalla, come sarta, ricamatrice, oltre ad occuparsi dell’orto e della famiglia. Si è dedicata al teatro e ha scritto poesie che ha racchiuso in un libro, vincendo anche concorsi letterari. La supernonna, che oggi sarà festeggiata anche dai sei nipoti e dai 12 pronipoti, coltiva con passione le rose che mostra orgogliosamente: «Me le curo da sola perché non mi fido degli altri». Ma qual è il segreto di questa effervescente longevità? «Mangiar bene e non le porcherie di oggi», rivela Norma, «ho sempre avuto l’orto, le galline, oche, faraone e anatre, ho sempre fatto la passata di pomodoro, marmellate e sottaceti, tutta roba naturale. Poi, a pranzo e a cena, mi concedo mezzo bicchiere di vino». •

L.M.

Suggerimenti