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Tempo pieno ridotto, sale la protesta

Le scuole elementari di Cologna: protestano i genitori
Le scuole elementari di Cologna: protestano i genitori
Le scuole elementari di Cologna: protestano i genitori
Le scuole elementari di Cologna: protestano i genitori

Lettera di protesta dei genitori degli alunni del tempo potenziato di Cologna per l'uscita anticipata alle 15. Il tema orario scolastico continua ad essere infuocato all'Istituto comprensivo Dante Alighieri. Se da un lato sembrano sopite, almeno per ora, le critiche per la decisione di introdurre la settimana corta per tutti e le sei ore giornaliere per le scuole medie, si profila una battaglia delle famiglie su un altro fronte, ovvero quello del tempo cosiddetto potenziato. Da qualche anno, alle elementari di Cologna, era stata introdotta per una sezione delle elementari una formula di «tempo scuola» a metà strada tra il tempo pieno (contempla tutti i pomeriggi ed è presente solo a Sant'Andrea e a Roveredo ndr) e il tempo normale. L'organizzazione settimanale prevedeva per le giornate di lunedì e mercoledì il pranzo a scuola, oppure a casa per chi lo desiderava, e il rientro per due ore di lezione pomeridiane, fino alle 16 . Da quest'anno scolastico le cose sono cambiate. Non solo non è più possibile andare a casa a pranzare e poi rientrare a scuola, per evitare problematiche legate al Covid, ma l'ora di lezione pomeridiana è diventata una sola. I bambini iscritti alla classe di potenziato, circa un centinaio dalla prima alla quinta elementare, finiscono dunque la giornata scolastica alle 15. Questa nuova organizzazione non piace ai genitori, poiché il pomeriggio scolastico sembra essersi inevitabilmente contratto, quasi inesistente. Dopo una prima consultazione tra famiglie e rappresentanti di classe, i genitori del «potenziato» hanno deciso perciò di scrivere una lettera al preside Andrea Agostini, chiedendo un ripensamento. «Noi genitori dei bambini iscritti al tempo potenziato della scuola primaria esprimiamo il nostro disagio per la modifica apportata all'orario», hanno scritto nella missiva. «Molti di noi hanno scelto questo tipo di orario per necessità organizzative dettate, per lo più, da problemi lavorativi. L'uscita alle 15 impone a molte famiglie di ricorrere a baby sitter o al servizio di doposcuola». Un altro rilievo mosso alla dirigenza scolastica è di aver previsto una sola ora di lezione dopo pranzo. «Quando i bambini rientrano dalla pausa mensa ci mettono qualche minuto a ritrovare la calma e la concentrazione, poi la maestra ricomincia a spiegare e nel giro di poco più di mezz'ora la scuola è finita», osservano i genitori. «Ci chiediamo a che cosa serva quell'unica ora di lezione pomeridiana». Le famiglie hanno inviato la lettera alcune settimane fa, ma riferiscono di non aver ottenuto alcuna risposta. Il dirigente Agostini sottolinea che «ogni istanza che arriva dalle famiglie viene presa in considerazione, ma deve essere vagliata anche dagli appositi organi collegiali». Inoltre ricorda che «l'orario è stato stilato a fine agosto, dopo aver consultato i docenti e aver fatto l'impossibile per mantenere le 31 ore di lezione settimanali previste. Non possiamo stravolgere tutto di nuovo, anche perché i genitori non sembrano unanimi. Non vorrei che dopo una nuova modifica mi arrivasse un'altra lettera». Con la nuova organizzazione, approvata dal Consiglio d'Istituto, le primarie iniziano alle 7.45 e finiscono alle 13.15. Gli alunni hanno una mattinata scolastica più lunga perché ogni giorno seguono mezz'ora di lezione in più. Ecco il motivo della contrazione dell'orario pomeridiano. I firmatari della lettera propongono di attivare un solo pomeriggio fino alle 16. •

Paola Bosaro

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