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Telefonata con Candreva, c’è l’accordo

Antonio Candreva
Antonio Candreva
Antonio Candreva
Antonio Candreva

Il calciatore dell’Inter Antonio Candreva destinerà un contributo volontario per aiutare tutti i bambini della scuola elementare Zanella di Minerbe che sono in ritardo nel pagamento dei buoni mensa. La somma è stata concordata con una telefonata direttamente con la dirigente scolastica Monica Di Marcello, assieme al procuratore del giocatore. «Il contributo va alla scuola e non al Comune», spiega il sindaco Andrea Girardi, che taglia corto: «Non ho altro da aggiungere sull’argomento». Il primo cittadino nei giorni scorsi aveva già spiegato che il Comune era intervenuto sul singolo caso: «Non si è trattata di una questione economica», aveva sottolineato, «ma di un atto di principio nei confronti di tutti quelli che pagano la mensa regolarmente». Candreva però, appena letta la notizia, si era messo in contatto con il Comune tramite l’ufficio stampa del club. Inizialmente voleva pagare la mensa per la bambina di 8 anni che venerdì 29 marzo, a causa del ritardo nei pagamenti da parte della famiglia, dopo due pasti gratuiti si era vista servire un piatto con tonno e cracker anziché la pizza come tutti gli altri compagnetti. L’episodio si è verificato una sola volta, anche se a dicembre lo stesso trattamento era capitato ad altri bambini e per identici motivi. Il gesto di generosità del calciatore, assieme al fatto che dal prossimo anno scolastico i bambini che frequentano le elementari di Minerbe potranno, se lo vorranno, portarsi il pasto direttamente da casa, mette fine alla questione che negli ultimi giorni ha assunto carattere internazionale. Della vicenda, rivelata dal nostro giornale, dopo i media nazionali se ne sono occupati anche quelli esteri: la tv inglese BBC, il quotidiano londinese The Times e l’americano New York Daily News per citarne alcuni tra i più prestigiosi. «Footballer helps tuna-and-crackers lunch girl» (Il calciatore aiuta la ragazza che mangiato tonno e cracker) ha titolato la BBC, mentre l’importante testata londinese con l’inviato Tom Kington raccontava la storia titolata «Inter Milan star Antonio Candreva pays for migrant girl’s school lunch» (La stella dell’Inter Candreva paga il pasto scolastico della ragazza immigrata». Il quotidiano americano ha invece titolato «Soccer star Antonio Candreva offers to pay for student who missed lunch payments and was forced to eat tuna and crackers» (La stella del calcio Antonio Candreva si offre di pagare per la studentessa che ha saltato i pagamenti del pranzo ed è stata costretta a mangiare tonno e cracker). L’intervento dell’esterno d’attacco neroazzurro che anche ieri non ha rilasciato perchè, fa sapere l’ufficio stampa della squadra di Spalletti, è abituato a fare beneficenza senza questo clamore mediatico, estesosi anche oltreconfine. Su Repubblica il papà del calciatore, Marcello Candreva, ha dichiarato: «Quello di mio figlio Antonio è stato un gesto di cui vado orgoglioso. È sempre stata una persona sensibile e lo è ancor di più da quando è diventato padre a sua volta. Fin da bambino ha sempre avuto a cuore gli altri e quando poteva si è dato da fare per aiutarli. Senza clamore e pubblicità, ha portato a conforto ai bambini negli ospedali. E si è impegnato per le popolazioni terremotate dell’Aquila». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Francesco Scuderi

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