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A Gazzo

Strage di animali con il mais avvelenato: si complica la posizione dell'agricoltore

Strage di animali a Gazzo (Diennefoto)
Strage di animali a Gazzo (Diennefoto)
Animali morti avvelenati a gazzo veronese (Diennefoto)

L'agricoltore, residente a Mantova, che lo scorso 18 gennaio ha ammesso di aver sparso mais avvelenato sui propri campi a Gazzo Veronese facendo una strage di animali, con l'unico obiettivo di liberarsi delle nutrie, complica ancor di più la sua posizione.

 

L'uomo aveva infatti affermato di aver cosparso il mais con il pesticida Coragen + Avaunt, che utilizzava per le viti, e aveva consegnato un flacone quasi vuoto. La cosa era parsa però subito poco probabile agli agenti della Polizia provinciale intervenuti sul posto: si tratterebbe infatti di un pesticida molto costo e biancastro, mentre il mais ritrovato nei campi era di un colore verdastro.

 

L'intuizione degli agenti trova ora conferma nei risultati delle analisi sui campioni di mais e sulle carcasse degli animali, eseguite dall'Istituto Zooprofilattico delle Venezie di Verona, che hanno ora evidenziato che il principio attivo del prodotto utilizzato è l'oxamyl e che questo risulta assente nel pesticida Coragen+Avaunt.

 

Il gesto compiuto dall'uomo ha causato la morte di decine di animali, ma avrebbe potuto avere conseguenze persino peggiori se le carcasse non fossero state notate da alcuni cacciatori che hanno dato subito l'allarme e collaborato con la Polizia Provinciale e la Protezione civile per la bonifica dell'area. 

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