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Stipendi degli amministratori on line La media è il doppio di quella nazionale

Il sindaco Emilietto Mirandola
Il sindaco Emilietto Mirandola
Il sindaco Emilietto Mirandola
Il sindaco Emilietto Mirandola

Roberto Massagrande Redditi autocertificati di consiglieri, assessori e sindaco sono online, salvo errori ed omissioni. Sono almeno tre infatti le dichiarazioni sulla situazione patrimoniale e reddituale del 2018 palesemente inesatte. Una è dello stesso sindaco Emilietto Mirandola, imprenditore agricolo, che ha dichiarato un reddito imponibile, compresa l’indennità di carica di 35 mila euro lordi, pari a 117.598 euro. È indicata anche l’imposta lorda, 43.737 euro, ma non è corretto il reddito netto, pari a 41.874 auro, un dato incongruo, in base a quanto inserito perché dovrebbe aggirarsi sui 73 mila euro. Sono da rivedere e completare anche le autocertificazioni dei consiglieri Roberto Vivan e Vladimir Castellini. Il sindaco è stato avvisato dell’errore da un consigliere del M5s, Michele Perazzani, ma la correzione potrà farla solo il segretario comunale, non appena ne verrà nominato uno. Le dichiarazioni sono state messe online nella sezione «amministrazione trasparente» nelle stesse settimane in cui venivano pubblicati i dati delle dichiarazione dei redditi 2018 dei 41.4 milioni di contribuenti italiani. Va detto che in media gli amministratori in carica hanno dichiarato un reddito medio, al lordo delle imposte, di 55 mila euro, ovvero quasi il triplo rispetto alla media nazionale che si ferma a 21.660 mila euro. Il reddito netto, ovvero ciò che resta effettivamente in tasca al contribuente, è di poco sotto i 40 mila euro. Come tutte le medie, il dato cela notevoli disparità. La gamma dei redditi autocertificati va dai 16 mila euro circa di Genny Guerra, consigliere con delega al bilancio, ai 169 mila euro di Florindo Bernardini, medico di base, assessore al Sociale. In tutto sono in tre a superare i 100 mila euro: aad esmepio Boulos Fakes, medico in pensione, con 116 milioni di reddito lordo. Altre tre dichiarazioni sono appena sotto i 100 mila euro: quelle di Claudio Casagrande, assessore all’Urbanistica, 98.218 euro, Vladimir Castellini, capogruppo di maggioranza, 99.563 euro e Giuseppe Mela, consigliere, 99.815 euro. Sotto i 20 mila euro, tre consiglieri: oltre a Genny Guerra, anche Chiara Tessarolo, 19.832 euro, e Flavio Bissoli, 18.376 euro. Riserva qualche curiosità il dato sulla imposte versate, in media 17 mila euro. A dare il maggior contributo ai conti pubblici è stato il medico di famiglia da poco in pensione Bernardini che ha lasciata alla agenzia delle entrate 63 mila euro. Chi ne ha versato meno è l’assessore Casagrande che ha potuto contare su una detrazione di oltre 30 mila euro, che gli ha permesso di saldare il debito con il fisco versando poco più di due mila euro. Ecco gli altri dati della Giunta: Orfeo Pozzani, assessore ai Lavori pubblici, reddito netto 34.633 euro; Giuliana Cavallaro, assessore Istruzione e pari opportunità, reddito netto 22.376 euro. I consigliei: Enzo Buratto, reddito netto 30.002 euro; Mariateresa Burato, reddito netto 27.206 euro; Elena Corsini, 19.137 euro; Adriano Bissoli, 16.353 euro; Fabio Gioso, 28.280 euro; Alessandro Minozzi, 33.152 euro; Michele Perazzani, 22.814 euro; Enrico Scipolo 32.627 euro; Paolo Vangelista, 38.333 euro; Roberto Vivan, 22.648 euro. .

Roberto Massagrande

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