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Disastro ambientale a Gazzo Veronese

Sparge mais avvelenato per liberarsi delle nutrie: fa una strage di altri animali

Centinaia di animali avvelenati a Gazzo Veronese
Centinaia di animali avvelenati a Gazzo Veronese
Animali morti avvelenati a gazzo veronese (Diennefoto)

Sono centinaia gli animali trovati morti in un terreno di circa tre ettari tra le località Coazze e Ronchetrin a Gazzo Veronese. Un agricoltore ha sparso qualche quintale di mais avvelenato con l’obiettivo di liberarsi dalle nutrie che devastavano il raccolto.

Le esche hanno però attirato anche lepri, fagiani, anatre e oche che sono stare ritrovate morte a decine. Sul posto le guardie della Provincia di Verona, Protezione Civile e cacciatori per recuperare centinaia di carcasse di nutrie e bonificare l’area. Per l’agricoltore è scattata una denuncia per avvelenamento e disastro ambientale.

 

Polizia Provinciale, Protezione Civile, Comune, Polizia Municipale, consorzio di bonifica e volontari dell'ambito 5 di caccia sono al lavoro per rimuovere il cereale, ricoperto di una sostanza verdognola, dai terreni e dai canali. Un campione è già stato inviato all'istituto zooprofilattico per individuare il veleno utilizzato. 

Sul posto anche il Presidente della Provincia, Manuel Scalzotto, e il Comandante della Polizia Provinciale, Anna Maggio. Il luogo si trova poco distante dalla Palude del Busatello, Zona di Protezione Speciale e Sic (Sito d'Importanza Comunitaria), frequentata da numerosi animali selvatici.

 

L’intervento, dopo una prima segnalazione da parte del presidente dell’ambito di caccia, Corrado Pasini, è iniziato nel pomeriggio di ieri, fino all’arrivo del buio. I lavori, coordinati con il Sindaco Stefano Negrini, sono ripresi questa mattina presto.

Si teme che il veleno ingerito da diversi animali possa entrare nella catena alimentare dei predatori, tra i quali i rapaci. In parallelo sono iniziate le attività per individuare eventuali altri responsabili, in collaborazione con la Polizia Provinciale della confinante Mantova.

 

«Mi sto recando sul posto per comprendere la gravità della situazione, ma le informazioni fornite dai nostri agenti non sono per nulla rassicuranti – afferma il comandante Maggio –. Dobbiamo ripulire il più possibile i terreni perché purtroppo un atto del genere può avere conseguenze che si protraggono per giorni o settimane. Ho coinvolto inoltre il servizio veterinario dell’Ulss per valutare se sia necessario adottare ulteriori provvedimenti per la tutela della salute anche delle persone».

«È un atto grave – dichiara il Presidente Scalzotto –. Un grazie a tutti i volontari che si stanno prestando a ripulire questo scempio e mettere in sicurezza l’area».

 

L'approfondimento sul giornale in edicola domani

Riccardo Mirandola

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