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Sospetto Covid nella casa di riposo

Un’anziana nel giardino della casa di riposo di Legnago
Un’anziana nel giardino della casa di riposo di Legnago
Un’anziana nel giardino della casa di riposo di Legnago
Un’anziana nel giardino della casa di riposo di Legnago

Allerta in casa di riposo a Legnago per un’anziana «falsa positiva» al Covid. L’esito di due tamponi, effettuati nei giorni scorsi su una 88enne ospitata nell’Ipab di corso della Vittoria, ha fatto scattare il protocollo di sicurezza della struttura dove, dall’inizio di luglio non si sono più registrati casi, tra ospiti e personale, affetti dal virus. L’esito degli esami mensili, effettuati dall’istituto presieduto da Michele Menini sugli oltre 110 anziani e dipendenti del centro, hanno rivelato un’unica positività, quella della signora ultraottantenne. La quale, peraltro, già a fine marzo era stata contagiata dal Coronavirus, guarendo in maniera completa nelle settimane successive grazie alle cure prestate dai medici dell’istituto cittadino. Dopo i due tamponi che ne hanno fatto emergere la positività, l’88enne è stata posta immediatamente in isolamento in un mini reparto appositamente allestito, in attesa di essere sottoposta ad ulteriori test. «Fin da subito», sottolinea il presidente Menini, «ci è sembrata una situazione strana, visto che la signora non aveva ricevuto visite dall’esterno né aveva avuto contatti umani, se non con i compagni dello stesso reparto e gli operatori dell’Ipab. Gli altri test su tutte le persone dell’Ipab sono negativi». Tanto è bastato, tuttavia, per far scattare le procedure anti Covid previste dalla casa di riposo. «Abbiamo da subito preso tutte le cautele del caso», prosegue Menini, «ovvero spostato i nuovi ospiti dell’area 3B e sospeso i nuovi ingressi di utenti». Dopo i primi due tamponi positivi, l’anziana è stata quindi sottoposta, nei giorni successivi, ad altri due test, dai quali è risultata invece l’assenza del Coronavirus. «A tutti gli effetti», conferma Menini, «l’ospite, secondo le linee guida regionali, non ha il Coronavirus: del resto la signora è sempre stata bene in tutto questo tempo». Quindi il presidente puntualizza: «Anche se si è trattato fortunatamente di un falso allarme, l’organizzazione della casa di riposo ha risposto in maniera tempestiva e nel miglior modo possibile, di fronte a quest’emergenza». Il presidente dell’Ipab annota: «Stiamo parlando di un virus subdolo, non del tutto conosciuto, per cui è possibile che vi sia un piccolo margine di errore nei test che devono accertarne la presenza». Menini conclude: «Dal canto nostro vogliamo riassicurare i familiari dei parenti e tutti i cittadini: l’Ipab è dotata di personale molto preparato e dell’esperienza giusta per rispondere in maniera tempestiva e con la dovuta efficacia ad altri imprevisti che potranno verificarsi in merito alla pandemia». •

Fabio Tomelleri

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