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Si prega con i parroci utilizzando WhatsApp

Ai tempi del Coronavirus si può pregare insieme e sentirsi comunità anche attraverso lo smartphone. È quanto sta sperimentando in questi giorni la parrocchia di Sant’Antonio da Padova, a Casette di Legnago, dove il parroco don Marco Isolan ha pensato di offrire ai propri parrocchiani un’ulteriore possibilità di rimanere in contatto costante con la chiesa nonostante questi giorni di grande restrizioni dovute all’emergenza sanitaria legata al Covid-19: disposizioni che lunedì scorso sono state chiarite da un documento emesso dalla Conferenza episcopale del Triveneto, a seguito del decreto governativo per il contenimento del contagio. L’idea del sacerdote è semplice, ma soprattutto rispecchia in pieno quanto raccomandato a tutti i fedeli della Diocesi dal vescovo di Verona, monsignor Giuseppe Zenti. Ovvero «di tenersi in contatto con i vostri preti, magari attraverso il cellulare, per una confidenza, una preghiera, la richiesta di un colloquio, la possibilità di confessarsi o di fare la comunione». Se questo è quanto sta avvenendo ora in tutte le parrocchie, don Isolan ha fatto però ancora di più. Come riportato anche sulla pagina Facebook della parrocchia di Casette, il sacerdote ha invitato infatti i parrocchiani che lo desiderano ad utilizzare il suo numero personale WhatsApp per una «preghiera di condivisione», che possa far sentire tutti ancora uno accanto all’altro quasi come se si prendesse parte insieme alla messa. «Chi avesse in questi giorni intenzioni particolari di preghiera», spiega il parroco, «può inviarle direttamente alla messaggeria. Io e il collaboratore parrocchiale, don Gino Meggiorini, le affideremo poi al Signore durante le sante messe che celebreremo privatamente. È chiaro che non si tratta di un gruppo WhatsApp: i testi saranno visionati solo da me e da don Gino». Le iniziative di don Marco per questi giorni di accessi limitati alla chiesa non finiscono qui. «Nella nostra parrocchiale», conclude il sacerdote, «abbiamo da anni un volume aperto dove chi lo desidera può lasciare scritta una preghiera. Anche in questo caso, se magari qualcuno non si sente di uscire per il Coronavirus, può inviare il testo via mail a casette.parrocchia@gmail.com e noi lo trascriveremo sul libro presente in chiesa».

E.P.

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