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Sì all’integrativo degli infermieri

Via libera all’integrativo. Nella vertenza tra sindacati e Ipab di Cologna, il giudice ha stabilito che il contratto integrativo, siglato a fine marzo da due sole sigle sindacali, è legittimo e va applicato. È stata dunque rigettata dal Tribunale civile la tesi dei rappresentanti di Cgil e CSA che consideravano «antisindacale» la condotta dell’Ipab e chiedevano di tornare a trattare. Grande soddisfazione per la sentenza del segretario generale della Uil, Stefano Gottardi, e del responsabile del terzo settore Uil Fpl, Antonio Imbriani: «Sarà un dicembre sereno e ricco per i dipendenti della casa di riposo», ha detto Gottardi. «Finalmente avranno il giusto premio, dopo quello che hanno affrontato nella pandemia. Si è evitato che il personale fosse danneggiato dalla forzatura di Cgil e Csa per imporre le proprie scelte». Gottardi pone l’accento sul rischio concreto di non ottenere le Peo, le progressioni di carriera, «una chance che sarebbe stata persa alla fine di quest’anno con l’applicazione del nuovo contratto nazionale sottoscritto da pochi giorni». La Uil ora accelera per «l’immediato pagamento della produttività, del progetto per gli operatori socio sanitari, indennità agli infermieri e arretrati del rinnovo contrattuale 2019-’21, aumento dello stipendio e tredicesima. Prima di veder applicato il decreto del giudice, però, bisognerà attendere il termine ultimo per l’eventuale ricorso. Valentino Geri, Fp Cgil, e Nicola Cavedini, Csa, si sono rivolti ai legali per valutare se opporsi. «Riteniamo che i motivi non siano convincenti, anzi pensiamo che siano contraddittori e pericolosi perché sviliscono la Rappresentanza sindacale unitaria», riferisce Geri.•. P.B.

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