Nel pieno centro di Legnago ci sono pozzi con presenze significative di Pfas. La conferma della presenza di sostanze perfluoro-alchiliche nell’acqua, che viene portata in superficie da strutture di prelevamento di proprietà di privati, apre interrogativi ai quali al momento non risulta possibile dare risposta. La scoperta è emersa in questi giorni.
Il documento con le analisi, che risale al 19 settembre scorso, è stato consegnato agli attivisti No Pfas legnaghesi dal proprietario del pozzo. Attesta che nei campioni di acqua sono stati trovati vari tipi di Pfas, la cui somma complessiva raggiunge i 135 nanogrammi per litro. Si tratta di valori che sono tutti al di sotto dei limiti di potabilità.