<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Scontro tra due tir, muore un 62enne

L’autoarticolato su cui viaggiava Zambelli al momento dell’impatto
L’autoarticolato su cui viaggiava Zambelli al momento dell’impatto
L’autoarticolato su cui viaggiava Zambelli al momento dell’impatto
L’autoarticolato su cui viaggiava Zambelli al momento dell’impatto

Uno schianto terribile tra due articolati sull’autostrada A1 Milano-Napoli, i mezzi pesanti ridotti ad un ammasso di lamiere e uno dei due camionisti morto sul colpo dopo essere rimasto incastrato nella motrice del suo tir che trasportava rotoli di alluminio. È la drammatica sintesi del tamponamento in cui ieri, intorno all’ora di pranzo, ha perso la vita, ai confini tra le province di Parma e Piacenza, Claudio Zambelli, un autotrasportatore di 62 anni, originario di Carpi di Villa Bartolomea e residente attualmente a Vangadizza di Legnago. L’IMPATTO. Erano passate da poco le 12.30 quanto l’autista veronese stava percorrendo l’A1 tra la Complanare di Piacenza e Fidenza (Parma), in direzione di Bologna. Improvvisamente, all’altezza del chilometro 88 e 500, si è consumata la tragedia, che ha piantato l’ennesima croce sull’asfalto di un’arteria a quell’ora brulicante di auto e camion. Scatenando l’inferno su quel tratto di A1, con circolazione bloccata, deviazioni obbligatorie e code lunghissime. Quando mancavano un paio di chilometri allo svincolo di Fidenza (Parma), Zambelli - per cause in corso di accertamento da parte della Polizia stradale di Parma intervenuta sul posto per i rilievi - è piombato infatti contro l’autoarticolato carico di scatole di cartone che lo precedeva sulla prima corsia di marcia. In base ai primi accertamenti, all’origine del tremendo urto, che non ha lasciato scampo al 62enne, potrebbe esserci un improvviso rallentamento legato al traffico intenso. Una circostanza che avrebbe impedito a Zambelli di arrestare in tempo il suo tir rosso fiammante, evitando l’impatto che gli è stato poi fatale. Anche se al vaglio degli uomini del comandante Eugenio Amorosa, che stanno conducendo le indagini per appurare eventuali responsabilità, potrebbero esserci altre cause, come una distrazione, un malore oppure un guasto meccanico. I SOCCORSI. Le uniche certezze, per il momento, sono uno scontro devastante e la scena spaventosa che si è presentata ai soccorritori, che hanno tentato di salvare la vita al camionista. In una manciata di minuti sono giunti sull’A1, con il personale del 118 a bordo di un’automedica, i vigili del fuoco del distaccamento di Fiorenzuola, che hanno estratto dalla cabina l’autotrasportatore. Le condizioni del 62enne sono parse subito disperate. Tanto che è stato fatto atterrare nelle vicinanze l’elisoccorso di Parma. Purtroppo, per Zambelli, non c’era ormai più nulla da fare e al medico di turno non è rimasto che costatarne il decesso. La salma del camionista è stata quindi trasferita nelle celle mortuarie dell’Ospedale Maggiore di Parma a disposizione dell’autorità giudiziaria. TRAFFICO IN TILT. Il tamponamento tra i due mezzi pesanti ha avuto subito pesanti ripercussioni sulla circolazione, con disagi che si sono risolti definitivamente solo intorno alle 17. Il tratto di autostrada è stato infatti chiuso completamente con uscita obbligatoria a Piacenza per consentire i rilievi e la rimozione dei mezzi incidentati. Con l’effetto che si è formata una coda di oltre sette chilometri. La prima corsia è stata riaperta al traffico verso le 14.30, mentre quella di sorpasso è stata ripristinata un’ora dopo. Anche se la situazione è tornata completamente alla normalità soltanto a metà pomeriggio. IL DRAMMA. La notizia della tragica morte di Zambelli è rimbalzata poco dopo alla Polizia stradale di Verona. Ed è spettato alla pattuglia del distaccamento di Legnago il difficile compito di comunicare la brutta notizia ai familiari. Un’incombenza che per gli uomini del comandante Marco Zago si è rivelata più complicata del previsto. Il 62enne, dopo la separazione dalla moglie da cui aveva avuto tre figli, era andato ad abitare a Vangadizza. Ma la casa a schiera affacciata su via Gaio Antonio ieri era deserta visto che l’uomo vi viveva da solo. Quindi i poliziotti sono riusciti a rintracciare dapprima la figlia e poi la moglie, a Carpi di Villa Bartolomea, alle quali è stato dato un annuncio che nessun familiare vorrebbe mai ricevere. E a casa Zambelli sono piombati subito il lutto e la disperazione per la morte inaspettata di un grande lavoratore benvoluto da tutti. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Stefano Nicoli

Suggerimenti