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Sconti «salva-botteghe» sui rifiuti

Una via del centro di Legnago dove si trovano negozi
Una via del centro di Legnago dove si trovano negozi
Una via del centro di Legnago dove si trovano negozi
Una via del centro di Legnago dove si trovano negozi

Dai negozi alle parrocchie, passando per alberghi e pizzerie. La tassa sui rifiuti (Tari) a Legnago quest’anno sarà più leggera per oltre una sessantina di tipologie diverse di attività economiche cittadine. Ossia quelle maggiormente colpite dall’emergenza Covid 19 e dal conseguente «lockdown». VOTO UNANIME. Il Consiglio comunale, nell’ultima seduta, ha infatti approvato all’unanimità le agevolazioni studiate da Palazzo de’ Stefani per garantire una «boccata d’ossigeno» alle imprese che hanno dovuto fare i conti con i divieti statali e regionali i quali, fino allo scorso maggio, hanno costretto ad abbassare le saracinesche in maniera parziale, o definitiva, a centinaia di negozianti ed esercenti. I SALVA-BOTTEGHE. Gli sgravi «salva-botteghe» studiati dal Comune oscilleranno tra il 25 ed il 40 per cento dell’aliquota della tassa, in base alle caratteristiche delle utenze non domestiche considerate. L’ente locale, allo scopo di compensare le minori entrate che deriveranno dalle nuove agevolazioni, ha stanziato 400mila euro del proprio bilancio per coprire il servizio di raccolta svolto dalla società Sive. L’assessore al Bilancio Daniela De Grandis, assieme ai funzionari di Palazzo de' Stefani e in accordo con la conferenza dei capigruppo consiliari di entrambi gli schieramenti, ha elaborato le riduzioni che riguarderanno sia la parte fissa che quella variabile della tariffa. «Ci siamo concentrati», ha evidenziato De Grandis in aula, «sui codici Ateco delle imprese della città e sui relativi periodi di chiusura, connessi ai decreti anti Covid. Sono state pure analizzate le difficoltà di ripresa dopo la riapertura delle attività». LE RIDUZIONI. Tra le categorie che godranno della riduzione più elevata, pari al 40 per cento dell’aliquota Tari, vi è quella più numerosa, ossia i 500 negozi di commercio al dettaglio della città. La stessa quota di riduzione spetterà agli oltre 170 alberghi e ristoranti cittadini, oltre a scuole, asili, parrocchie, biblioteche, cinema e teatri, centri sportivi, esposizioni ed autosaloni, parrucchieri, pub, mense, bar, gelaterie, pasticcerie, pizzerie, discoteche e night club. Per altre tipologie di attività, economiche e non, scatterà invece la riduzione del 25 per cento. Tra queste, le associazioni culturali, di volontariato e sportive, circoli ricreativi, sale da gioco, autorimesse e magazzini, distributori di carburante, agenzie per pratiche auto, lavanderie, attività industriali con capannone di produzione annesso e botteghe artigianali. Lo stesso sconto varrà per librerie, cartolerie, profumerie, erboristerie, negozi di ottica e fotografia, rivendite di parti di veicoli e punti vendita di computer, telefoni, televisioni, biciclette ed accessori annessi. INVARIATE. Tasse invariate, infine, per altre categorie di imprese o attività, dall’ospedale alle caserme, passando per banche, studi professionali, ortofrutta, ferramenta, edicole e supermercati. «I beneficiari delle riduzioni», ha specificato De Grandis, «non dovranno presentare alcuna domanda poiché riceveranno gli avvisi di pagamento già al netto delle riduzioni». De Grandis ha fatto alcuni esempi sulle detrazioni: «Con la riduzione del 40 per cento, un ristorante di 220 metri quadrati godrà di un risparmio di circa mille euro, una rivendita di fiori e piante di 70 metri quadrati, a cui spetta lo sconto del 25 per cento, sborserà 267 euro in meno. Per un bar di 110 metri quadrati (riduzione del 40 per cento) il minor esborso sarà di 460 euro. Una parrucchiera, con riduzione del 40 per cento, con negozio di 60 metri quadri, risparmierà 100 euro». «Per quel che concerne il Canone di occupazione di spazi ed aree pubbliche (Cosap)», ha aggiunto De Grandis, «abbiamo previsto esenzioni ulteriori rispetto a quanto previsto dal Decreto Rilancio del governo. Per i pubblici esercizi abbiamo prorogato il termine per l’esenzione dal canone dal 31 ottobre al 31 dicembre prossimo». •

Fabio Tomelleri

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