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A Cerea

Scende dall’auto
e pesta un anziano
Nessuno interviene

Via Paride, a Cerea, dove è avvenuta l’aggressione FOTO DIENNEUn’auto dei carabinieri all’ingresso del Pronto soccorso dell’ospedale di Legnago
Via Paride, a Cerea, dove è avvenuta l’aggressione FOTO DIENNEUn’auto dei carabinieri all’ingresso del Pronto soccorso dell’ospedale di Legnago
Via Paride, a Cerea, dove è avvenuta l’aggressione FOTO DIENNEUn’auto dei carabinieri all’ingresso del Pronto soccorso dell’ospedale di Legnago
Via Paride, a Cerea, dove è avvenuta l’aggressione FOTO DIENNEUn’auto dei carabinieri all’ingresso del Pronto soccorso dell’ospedale di Legnago

Una presunta mancata precedenza tra due veicoli in pieno centro a Cerea, giovedì pomeriggio ha causato una violenta lite tra due automobilisti che sarebbe potuta finire in tragedia.

 

G.F., 71 anni, residente a Bovolone, è finito al Pronto soccorso dell’ospedale Mater Salutis di Legnago, mentre il presunto autore dell’aggressione si è dileguato. Erano da poco passate le 16.45, quando il pensionato assieme alla moglie era salito a bordo della propria Smart dopo aver assistito al funerale del figlio di un’amica nella chiesa del capoluogo.

 

L’uomo, arrivato ad un’intersezione con via Paride, ha effettuato la manovra di svolta per immettersi sulla carreggiata principale e proseguire quindi in direzione di Bovolone. In quel momento è sopraggiunta un Audi Q5 nera che ha iniziato a tallonare la Smart con brusche accelerate e frenate come a volerla speronare. Non contento di ciò, il conducente ha cominciato anche a suonare ripetutamente il clacson e ad inveire. Di fronte a quello che stava accadendo, G.F. ha deciso di scendere dal suo veicolo per provare a chiarirsi con il proprietario dell’Audi, ma non ne ha avuto il tempo.

 

«Mi sono avvicinato al finestrino di questa persona chiedendogli che problemi avesse», racconta G.F, all’indomani della drammatica avventura, «e sono stato letteralmente investito dalla sua rabbia». Il conducente dell’Audi, infatti, stando alla denuncia per lesioni personali presentata ieri mattina da G.F. alla stazione dei carabinieri di Bovolone, si è scagliato sul pensionato colpendolo con un pugno al volto e poi con altri colpi su tutto il corpo tra cui una ginocchiata.

 

L’anziano è finito a terra ma questo non è bastato a placare la rabbia del cinquantenne, questa l’età attribuitagli da G.F., che ha continuato a malmenare l’anziano facendolo cadere nuovamente a terra dopo che si era alzato. La cosa incredibile è che tutto ciò è avvenuto alla luce del giorno nella via principale della città del Mobile, dove sono presenti molti negozi. E soprattutto mentre la moglie di G.F. assisteva gridando al pestaggio del marito con molte persone che hanno preferito ignorare la situazione facendo finta nulla.

 

Solo dopo una decina di minuti qualcuno si è avvicinato per cercare di mettere fine al pestaggio dell’anziano. Si è trattato di un quarantenne ceretano che, accortosi di quanto stava avvenendo, è intervenuto per fermare l’aggressore. Quest’ultimo proprio in quel momento si è tolto la mascherina che indossava e G.F. così si è convinto di averlo riconosciuto, tanto da averlo denunciato con nome e cognome ai carabinieri ieri mattina.

 

L'articolo completo su L'Arena oggi in edicola

Francesco Scuderi

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