L’ultimo saluto ad Andrea De Gregori, il 44enne morto folgorato sabato notte nel tentativo di sistemare il cavo dell’antenna del televisore della roulotte dove viveva con moglie e figlie, sarà oggi, alle 15, nella chiesa di San Gregorio, dove la salma giungerà dall’ospedale di San Bonifacio. L’uomo lascia la compagna Marinela, le figlie Alessia e Marika, i genitori e i due fratelli Massimo e Sonia. In questi giorni i familiari del 44enne hanno provato ad affrontare il dolore, ma quello che è successo è talmente grave e inaccettabile che la sofferenza li ha travolti. Per due volte, la prima subito dopo il rosario di domenica, e la seconda lunedì, la primogenita di De Gregori è dovuta ricorrere alle cure dei medici per ritrovare la calma e uno stato psicofisico accettabile. Lunedì pomeriggio è intervenuto a Veronella perfino l’elisoccorso: probabilmente, per una ragazzina che sta per compiere 14 anni e adorava il suo papà, il dramma della perdita è traumatico. D’altro canto, la tragedia che ha colpito la famiglia De Gregori ha coinvolto l’intera comunità. Sia Andrea che i suoi familiari, infatti, sono molto conosciuti in paese e sono state molte, in questi giorni, le visite di persone che conoscevano l’uomo e che hanno voluto dimostrare vicinanza ai parenti e alle due figlie in un momento di dolore e profondo smarrimento. Anche ieri, i due parroci don Matteo Zilio e don Pietro Marchetto hanno invitato parenti e amici a recitare il rosario per ricordare Andrea. Questo è un periodo molto triste per la comunità di San Gregorio. Lo scorso 19 ottobre è morto improvvisamente Franco Mazzi, 53 anni, operaio che De Gregori conosceva e aveva frequentato in passato. Fra 4 giorni, infine, saranno sei anni dall’incidente di Arcole, nel quale due ragazzi di San Gregorio, Enrico e Nico, morirono travolti da un’auto impazzita con i loro due amici Anna e Michel. •