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Salta la storica festa di chiusura del Ramadan

Oggi, per la prima volta dopo 15 anni, non in paese non si terrà, a casua delle misure di sicurezza contro il Coronavirus, la cerimonia di chiusura Ramadam organizzata dalla comunità islamica locale nel Centro Sociale Sportivo di via Casella. Ogni anno, per la festa, arrivavano a Bovolone decine e decine di fedeli musulmani, anche da località vicine. L’appuntamento era fissato per oggi, di prima mattina, per dare inizio ai festeggiamenti dell’Eid el-Fitr, ovvero «la festa della rottura del digiuno», che suggella il termine del mese sacro del Ramadan, una delle ricorrenza più importanti del calendario islamico. Un appuntamento che dal 2015 anche avviene con la presenza anche di rappresentanti dell’amministrazione comunale, come sindaco e assessori, invitati della comunità islamica bovolonese. I festeggiamenti si terranno tra le mura domestiche, al proprio domicilio. Rimarrà ancora chiusa anche la sede del centro di cultura islamica «Essalam onlus» di via San Pierino, aperta dal 2010 in una ex mostra di mobili di 80 metri quadri presa in affitto. Il luogo scelto fu oggetto di ordinanze e qualche denuncia per il mancato rispetto di una ordinanza, seguite anche dalla richiesta di sequestro dell’immobile dalla Giunta leghista che era in carica all’epoca, sequestro che però non c’è mai stato. Il centro è destinato a rimanere chiuso fino a dopo la festa del Ramadan. Una scelta presa nei giorni scorsi dai rappresentanti della comunità riconoscendo che la vita delle persone è più sacra delle stesse moschee. Alla riapertura, occorrerà adeguarsi alle linee guida già stilate in un apposito protocollo che ha valore su tutto il territorio nazionale. Si procederà con una apertura graduale, accompagnata da un decalogo che servirà come strumento base per poter usare la sede in sicurezza. Il documento comprenderà quindi le regole già emanate dal Governo al riguardo. Dovranno essere messi a disposizione di chi entra dei dispositivi di sicurezza e sarà necessario provvedere alla sanificazione dei locali dopo l’uso. Andranno rispettate le distanze di sicurezza durante le riunioni, evitando strette di mano e abbracci, i libri non potranno essere toccati. Ci vorrà la sorveglianza per gli accessi e le uscite dai centro. Quanto ai tappeti, sono da evitare quelli più estesi e gli associati saranno tenuti a portarsi da casa un proprio tappetino. No anche alla consumazione di cibo e bevande e altre regole di prevenzione.

RO.MA.

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