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Salta la dedica a Romano, è polemica

Loris Doriano Romano
Loris Doriano Romano
Loris Doriano Romano
Loris Doriano Romano

La sala consiliare, che oggi, alle 19, verrà riaperta al piano terra dell’ex municipio, non porterà il nome del compianto sindaco di Villa Bartolomea Loris Doriano Romano. Con il voto contrario dell’intera maggioranza (assenti il vicesindaco Francesca Rigo e l’assessore ai Lavori pubblici Mirella Borin) è stata infatti respinta in consiglio comunale la mozione con la quale i consiglieri di «Liste unite», Luca Bersan e Mirko Bertoldo, supportati dai due esponenti di «Villa Bartolomea Unita» Giacomo Soardo e Andrea Piva, chiedevano di intitolare la sede consiliare all’ex primo cittadino freddato a colpi di pistola da un dipendente comunale la mattina del 30 settembre 2006 mentre riceveva il pubblico nel suo ufficio. La diversità di vedute era in realtà emersa ben prima della discussione. Bersan e Bertoldo avevano presentato, a latere, un altro documento con la volontà che la mozione venisse inserita nel «primo consiglio utile in programma nella ripristinata sala consiliare». La proposta però non è stata accolta dal sindaco Andrea Tuzza che, in qualità di presidente del consiglio, era l’unico al quale spettava la possibilità del «rinvio incondizionato» di un punto già inserito nell’ordine del giorno. L’alternativa era che i due proponenti ritirassero la mozione. Un affronto per Bersan e Bertoldo, che hanno lasciato l’aula per protesta. L’assessore Luca Pradella ha quindi presentato una proposta, supportata da riferimenti storici, perché la sala sia intitolata al conte Milone di Sambonifacio. «Ovvero», ha spiegato, «al sindaco più longevo della storia di Villa Bartolomea, che nel 1878 acquistò il fondo Savoldi per poi donarlo al Comune avviando così la costruzione del nuovo municipio». In totale disaccordo i due consiglieri di «Villa Bartolomea unita». «Non è il caso», è sbottato Soardo, «di toccare una figura di 150 anni fa, tra l’altro molto dubbia, quando possiamo intitolare la sala a Romano». E mentre l’assessore Giuliano Pasquin ha ribadito la scelta, «in linea con quanto avviene nel 99 per cento dei casi anche nella nostra provincia, di non optare per alcuna intitolazione», Tuzza, criticando l’uscita dall’aula di Bersan e Bertoldo, ma riaffermando tutta la sua stima per Romano, si è scagliato contro la mozione giudicata «paradossale e volta alla speculazione visto che arriva da chi ha rinnegato la sala consiliare, privandola del suo vero significato». «Non appena sarà completato il ripristino del municipio», ha concluso, «valuteremo altri spazi e modi per onorare Romano». •

E.P.

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