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Rotonda sulla provinciale, ripartono i lavori

Il capitello di Sant’Apollonia in procinto di venire spostato
Il capitello di Sant’Apollonia in procinto di venire spostato
Il capitello di Sant’Apollonia in procinto di venire spostato
Il capitello di Sant’Apollonia in procinto di venire spostato

Riapre sotto la supervisione di un'archeologa il cantiere in località Sant'Apollonia, sulla provinciale 19 tra Cologna e Veronella, dopo l'interruzione dovuta alle indagini archeologiche nel sottosuolo. Nei prossimi giorni, quando la ditta «Bazzotti costruzioni» di Verona avrà comunicato al Comune la propria disponibilità a riprendere i lavori, si potrà procedere allo spostamento del capitello della santa protettrice dei denti. I lavori sono fermi da settimane, a causa dei ritrovamenti di antiche strutture murarie sotto la pavimentazione stradale, nell'area antistante il capitello. Il Comune ha incaricato un'archeologa di compiere un sopralluogo per esaminare i manufatti emersi durante gli scavi effettuati a luglio, in vista dello spostamento del capitello dall'incrocio fra le vie Sant'Apollonia, Croce, Giavone e Olmo sul piazzale sterrato di via Croce. L'incarico di rilevare le strutture, subito coperte da teli di nylon per evitare infiltrazioni d'acqua, è stato dato all'archeologa Elisa Lerco. Dai primi saggi effettuati, le strutture murarie emerse sembrano compatibili con le fondazioni del capitello precedente a quello attuale. Sarebbero dunque risalenti al Settecento. «Per ora non sono stati scoperti altri elementi di interesse archeologico, tuttavia non escludiamo che ulteriori saggi alla base del capitello possano riservarci delle sorprese», riferisce il funzionario della Soprintendenza Gianni De Zuccato. Finora, infatti, è stato smontato soltanto il porticato anteriore del tempietto. Il sacello che conteneva la statua della santa (trasferita per sicurezza nella chiesa di San Bortolo) non verrà smontato bensì spostato così com'è, servendosi di un braccio gru e di un rimorchio. Le strutture emerse finora sono state misurate, fotografate e documentate. Dopo che la Soprintendenza ha ricevuto la relazione archeologica, ha inviato all'ufficio tecnico l'autorizzazione a riprendere l'intervento. Con una prescrizione: le opere dovranno essere portate a termine dalla ditta «Bazzotti» alla presenza dell'archeologa Lerco. Intanto, i tempi per la realizzazione del rondò sono sempre più stretti. Il cronoprogramma dei lavori è già in parte saltato a causa di questa lunga interruzione e il Comune auspica una ripresa per poter consegnare il cantiere all'impresa «Greentel» di Santa Giustina in colle, Padova. Quest'ultima si occuperà dell'intervento viabilistico che dovrebbe risolvere una volta per tutte la pericolosità dell'incrocio. Nel frattempo continuano le segnalazioni dei cittadini sul malfunzionamento dei semafori del cantiere e sul passaggio di mezzi pesanti sulla strada bianca tra Sant'Apollonia e Sule. •

Paola Bosaro

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