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Rogo Ca’ dei Nonni, scatta l’inchiesta

Ecco cosa rimane della casa di riposo Ca’ dei Nonni devastata dalle fiamme lo scorso 24 settembre
Ecco cosa rimane della casa di riposo Ca’ dei Nonni devastata dalle fiamme lo scorso 24 settembre
Ecco cosa rimane della casa di riposo Ca’ dei Nonni devastata dalle fiamme lo scorso 24 settembre
Ecco cosa rimane della casa di riposo Ca’ dei Nonni devastata dalle fiamme lo scorso 24 settembre

Inchiesta per incendio colposo sul rogo che quattro mesi fa ha ridotto in cenere la casa di riposo di Albaredo. La Procura di Verona, dopo aver ricevuto la relazione dei vigili del fuoco, ha aperto un fascicolo d'indagine sul drammatico evento che la mattina del 24 settembre ha distrutto la struttura di assistenza Ca' dei Nonni e costretto 80 anziani e una quarantina di operatori ad un'evacuazione di massa e al trasferimento nell'ex ospedale di Zevio. Per ora non risultano indagati ma il pubblico ministero che coordina le indagini, la dottoressa Maria Beatrice Zanotti, ha incaricato un perito di raccogliere informazioni approfondite per cercare di risalire alle cause che portarono non solo allo scoppio dell'incendio. Ma anche al repentino propagarsi delle fiamme lungo tutta la struttura, fino a divorarla completamente nel giro di poche ore. È noto come l'immobile fosse praticamente nuovo, costruito secondo tecniche moderne e a basso impatto ambientale, inaugurato solo sette anni prima. Compito degli inquirenti sarà stabilire se, ed eventualmente in che modo, i pannelli fotovoltaici installati sulla copertura della casa di riposo provocarono la scintilla fatale che diede il via al rogo e se i materiali costruttivi e isolanti, certificati come ignifughi, avessero realmente un alto livello di resistenza al fuoco. Sarà determinante per l'inchiesta determinare se le prestazioni dei materiali utilizzati fossero elevate come dichiarato nei documenti progettuali oppure se siano stati messi in opera rivestimenti e finiture con inferiore resistenza al fuoco. Intanto, pure l'assicurazione della cooperativa Csa, la Unipol Sai, ha nominato un suo perito di parte per potersi rivalere nel caso venga appurato che vi siano delle responsabilità di terzi nell'incendio. Nei giorni scorsi il perito è sceso in sopralluogo in via dei Barcari per esaminare i residui combusti. Tutte queste indagini stanno, di fatto, rallentando le operazioni di sgombero delle macerie di Ca' dei Nonni. Anche se il presidente della Csa Claudio Cuoghi preferisce imputare i ritardi alle continue richieste dell'Arpav. «Abbiamo già incaricato un'impresa idonea, la Benpower di Udine, e abbiamo presentato la classificazione dei rifiuti: vorremmo procedere quanto prima con lo smaltimento per ricostruire il Centro anziani», dichiara Cuoghi. Domani ci sarà una riunione a tre fra Csa, Benpower e Unipol per stabilire il programma di lavoro. «Se dovessimo trovare ancora intoppi, chiederò un incontro all'amministrazione comunale di Albaredo per sbloccare la situazione», annuncia il presidente della cooperativa Intanto la sezione della Lega locale lancia l'allarme per il possibile utilizzo dell'area del campo sportivo comunale per ospitare la nuova casa di riposo. Il sindaco Giovanni Ruta replica: «La polemica della Lega è strumentale e basata sul nulla. Non c’è un solo atto in Comune che avvalori questa ipotesi. La questione della casa di riposo, purtroppo, per Albaredo si sta rivelando una tragedia», commenta Ruta. «Abbiamo l'esigenza di riportare in paese la struttura e di smaltire lo scempio dei rifiuti. I tempi si allungano ma, in collaborazione con il Cda dell'Ipab, faremo di tutto per risolvere il problema». •

Paola Bosaro

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