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Rifiuti abbandonati Sanzionati privati e due imprenditori

Fioccano le multe per chi abbandona i rifiuti sul territorio di Cerea. Dopo le quattro sanzioni inflitte con l’impiego di una fototrappola nell’ecocentro comunale della frazione di Cherubine, il comando della polizia locale coordinato dal comandante Giorgio Bissoli, dall’inizio dell’anno, ha comminato altri cinque verbali, due dei quali nei confronti di altrettanti titolari d’azienda. Nel primo caso ad essere «pizzicato» è stato il proprietario di un’attività in via Monti Lessini, che aveva allestito una sorta di discarica abusiva, con numerosi sacchi di rifiuti indifferenziati in un’area vicino alla propria ditta. Per il «furbetto» scoperto dai vigili la sanzione è stata di 206,51 euro. Lo stesso importo dovrà sborsarlo un’azienda di via Barbugine: anche in questo caso i rifiuti rinvenuti hanno consentito di risalire prontamente al trasgressore. La terza multa, probabilmente anche la più curiosa, è quella che gli agenti hanno comminato ad un ceretano residente in via Frescà, al confine con Sanguinetto e Casaleone. Nell’aria si respiravano infatti strani odori e così, grazie ad alcune segnalazioni e seguendo il proprio fiuto, gli «007» della polizia locale sono risaliti ad un cittadino che stava bruciando i rifiuti nella stufa della propria abitazione: ora dovrà pagare una multa di 150 euro. Nel quarto caso gli agenti hanno recuperato dei sacchetti vicino al cimitero del capoluogo e, rovistando tra la spazzatura, hanno trovato degli elementi utili ad identificare il proprietario dei rifiuti in questione a cui è arrivata una sanzione di 70 euro. Infine, l’ultimo episodio è quello di una ceretana multata con 51,20 euro per abbandono di rifiuti in un garage di sua proprietà. Le sanzioni ammontano in totale a 684 euro. «Continueremo a svolgere questi controlli mirati con l’impiego della fototrappola e degli agenti», spiegano il sindaco Marco Franzoni e la sua vice Lara Fadini, delegata all’Ecologia. «L’obiettivo è quello di tutelare l’ambiente dall’inciviltà di chi getta rifiuti e contemporaneamente di contenere i costi del servizio di raccolta straordinaria», conclude il Franzoni. •

F.S.

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