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Ridotti i prelievi, sale la protesta

La  sala di attesa deserta del centro prelievi nell’ex ospedale
La sala di attesa deserta del centro prelievi nell’ex ospedale
La  sala di attesa deserta del centro prelievi nell’ex ospedale
La sala di attesa deserta del centro prelievi nell’ex ospedale

A Cologna servizio prelievi ridotto all'osso, a causa dell'emergenza Coronavirus e della carenza di personale: la cittadinanza protesta. La possibilità di sottoporsi agli esami del sangue per due soli giorni a settimana, il lunedì e il venerdì, è ritenuta da molte persone non sufficiente a soddisfare le esigenze di un vasto territorio. Si susseguono nelle ultime settimane le lamentele dei cittadini di Cologna e dei paesi dell'Adige Guà per la drastica diminuzione degli orari di apertura del laboratorio analisi nel Centro sanitario di via Rinascimento. Fino a qualche mese fa era possibile presentarsi con l'impegnativa al Punto prelievi dell'ex ospedale ogni mattina, dal lunedì al venerdì, dalle 7.15 alle 9. In alternativa si poteva chiamare un numero dedicato e prenotare gli esami del sangue per un giorno e un orario stabilito. Anche al sabato il servizio era attivo, ma solo su prenotazione. Un servizio sei giorni su sette dunque, semplice ed efficiente, a detta degli utenti. Da qualche mese a questa parte, l'Azienda sanitaria ha applicato una riduzione di orari che ha messo in allarme la cittadinanza del Colognese. Già a gennaio il sindaco di Manuel Scalzotto aveva contattato il direttore generale dell'Ulss 9 Pietro Girardi per chiedere la ragione della rimodulazione del servizio. «Mi è stato risposto che il problema ha origine dal pensionamento di alcune figure e dalla necessità di assumere nuovi infermieri», riferisce il primo cittadino. «Avremmo dovuto attendere ancora qualche mese e poi il laboratorio analisi avrebbe ripreso a lavorare a pieno ritmo». Così però non è stato. Il Coronavirus, infatti, ha rimescolato le carte in tavola. La necessità di evitare gli assembramenti ha obbligato l'utenza a prenotare gli esami. Fin qui tutto nella norma. Intanto, però, i giorni di apertura settimanali sono stati prima ridotti a tre e infine, due settimane fa, il servizio è stato limitato a due soli giorni a settimana. «È troppo poco per un Comune come il nostro, che ha un'elevata percentuale di persone anziane, affette da patologie croniche», osserva l’ex amministratore Renzo Bellini. Le lamentele degli utenti sono giunte ai medici di famiglia, che hanno chiesto spiegazioni all'Ulss. Alcuni anziani si sono fatti accompagnare dai figli al Fracastoro di San Bonifacio, ma non è sempre possibile trovare un familiare disponibile. La risposta dell'Ulss è di avere ancora un po' di pazienza, anche se pare ormai tramontata l'ipotesi di un servizio prelievi quotidiano. «Come per gli altri Punti prelievi, anche a Cologna l'accesso può avvenire solo su prenotazione per garantire il distanziamento sociale e tutelare la salute dei cittadini», replicano dall'Azienda sanitaria Scaligera. «I giorni di apertura settimanali sono stati ridotti solo in via temporanea da tre a due, per una transitoria riorganizzazione dei servizi legata all’emergenza non ancora superata. L’Ulss 9 è al lavoro per tornare il più presto possibile alla normale operatività, compatibilmente con l’evoluzione epidemiologica». In questi giorni, per alcuni utenti, come la figlia del consigliere comunale Lorenza Tozzo, è stata una vera impresa cercare di prenotare gli esami del sangue. Il numero del Cup, infatti, è quasi sempre occupato. «Le prenotazioni si possono effettuare sia tramite la nuova App dal sito aziendale, sia telefonicamente attraverso il Cup, le difficoltà sono legate alla mole di chiamate in entrata», avvertono dall'Ulss. •

Paola Bosaro

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