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«Riaprite il mio parco giochi»

Il piccolo Andrea davanti al cancello chiuso del parco di via Papesso
Il piccolo Andrea davanti al cancello chiuso del parco di via Papesso
Il piccolo Andrea davanti al cancello chiuso del parco di via Papesso
Il piccolo Andrea davanti al cancello chiuso del parco di via Papesso

Arriva un appello speciale alla riapertura dei parchi pubblici. A lanciarlo è, attraverso la sua mamma, un bambino di soli due anni che ogni giorno, da quando si è potuto tornare ad uscire di casa dopo il blocco imposto dal coronavirus, si reca in sella al suo triciclo, ovviamente accompagnato dai genitori, davanti al cancello di uno dei giardini comunali di Cologna, quello di via Papesso, trovandolo sempre chiuso. E, davanti all’ingresso sbarrato, chiede ogni volta quando m potrà tornare a salire sulle amate giostrine. Una domanda che ripete insistentemente in maniera così sentita che sua mamma, Giovanna Gaudino, ha deciso di farsi partecipe della sua istanza, condensandola in una lettera che ha inviato al nostro giornale. «Salve, mi chiamo Andrea Bassotto e scrivo con l’aiuto della mia mamma». Così inizia la missiva, nella quale il bimbo spiega che da febbraio non vede piu la sua maestra ed i suoi amici e che quando era chiuso in casa non riusciva più a dormire dal nervoso. «Da un po’ di giorni la mamma mi ha permesso di uscire di nuovo, dato che abitiamo in un condominio senza giardino», continua. «Sono contento, perche ho la mia mamma che sta sempre con me (lei infatti è a casa dal lavoro proprio a causa della situazione attuale, mentre il papà continua a svolgere la sua occupazione, ndr), ma purtroppo ogni giorno trovo il parco chiuso». Nel suo inventarsi una spiegazione di quanto sta accadendo, Andrea ha trovato una giustificazione per lui plausibile di quella che è una situazione decisamente inusuale. Non si può entrare nel parco perché è stato rotto da un monello che si chiama «bimbo corona». «Ogni volta ci resto male, perche è ancora chiuso, ma non perdo la speranza», confessa, sempre tramite la sua mamma, il bambino. Spero tanto che chi ci governa possa pensare anche a noi piccoli, che siamo stati dimenticati: hanno riaperto i bar, i ristoranti, tutto, ed anche se non andrò più a scuola spero che mi facciano almeno ritornare a giocare», prosegue la lettera. La quale, peraltro, riporta davvero le cose che dice il piccolo Andrea. «Delle malefatte del bimbo corona ne parla tutti i giorni», racconta infatti la mamma. «Che dire, vorrei dare un grande abbraccio ad Andrea e sicuramente quando il parco verrà riaperto lo inviterò io stesso a tornare a giocare», risponde il sindaco Manuel Scalzotto. Il quale, essendo anche presidente della Provincia, e coordinando in tale veste i confronti fra i sindaci sul tema dell'emergenza coronavirus, non nasconde che quello delle riaperture di parchi e giardini è un tema molto dibattuto fra i primi cittadini. «Secondo le regole che ci sono state imposte», conclude Scalzotto, «questi luoghi molto amati dai più piccoli e dalle famiglie dovranno restare chiusi fino al 14 giugno. Comunque io mi sono preso l'impegno di chiedere in Regione se è possibile anticipare la riapertura». •

Luca Fiorin

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