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Rems, i posti salgono da 40 a 56

Il vescovo benedice la statua della Madonna allo «Stellini» tra il sindaco Pasini e il dg Girardi DIENNEFOTO
Il vescovo benedice la statua della Madonna allo «Stellini» tra il sindaco Pasini e il dg Girardi DIENNEFOTO
Il vescovo benedice la statua della Madonna allo «Stellini» tra il sindaco Pasini e il dg Girardi DIENNEFOTO
Il vescovo benedice la statua della Madonna allo «Stellini» tra il sindaco Pasini e il dg Girardi DIENNEFOTO

La Rems (Residenza per l’esecuzione delle misure per la sicurezza) di Nogara, che attualmente ospita 40 ex detenuti psichiatrici, potrà accogliere altre 16 persone. La notizia è stata comunicata ieri sera direttamente da Pietro Girardi, direttore generale dell’Ulss 9 Scaligera, ai margini di un incontro tenutosi proprio nella struttura ricavata nell’ex ospedale Francesco Stellini. «I pazienti saliranno quindi a 56», ha annunciato il dg, «la Regione ha già dato parere positivo e contiamo di partire presto con l’ampliamento e l’accoglienza di nuovi ospiti». Tuttavia, si allungano ancora i tempi per la costruzione della nuova struttura sanitaria, finanziata dal ministero di Grazia e Giustizia con 12 milioni di euro già erogati alla Regione Veneto nel 2017. Tre anni fa i vertici della sanità regionale avevano garantito che la Rems sarebbe diventata una realtà a fine 2020 ma ad oggi i lavori non sono nemmeno iniziati. «Speriamo in tempi certi almeno agli inizi del prossimo anno», ha aggiunto Girardi, «ormai è tutto pronto dal punto di vista tecnico e burocratico per far partire i cantieri». Allo Stellini erano presenti ieri il sindaco di Nogara, Flavio Pasini, e i suoi colleghi dei Comuni del circondario accorsi ad accogliere il direttore dell’Ulss 9 e il vescovo di Verona, monsignor Giuseppe Zenti, invitato a benedire la statua della Madonna del Carmelo presente allo Stellini. Il vescovo ha voluto conoscere il funzionamento della struttura, unica nel Veneto, ed ha poi visitato l’area esterna adibita a fattoria didattica, con tanto di orto e frutteto, che i 40 pazienti coltivano ogni giorno grazie ad un progetto di inserimento lavorativo portato avanti dalla cooperativa sociale «Stellini». Il sindaco ha colto l’occasione anche per consegnare una targa di ringraziamento ai medici e al personale dell’Aft che raggruppa i medici di famiglia dei Comuni di Nogara, Gazzo e Sorgà. L’aggregazione dei medici di medicina generale è stata una delle prime a sorgere nel Veronese e ha dimostrato negli anni una buona organizzazione in grado di andare incontro alle necessità della popolazione. «Invitiamo tutti quanti, e in particolare il nostro vescovo», ha proseguito Pasini, «ad essere presenti quando, si spera in tempi ragionevoli, procederemo con l’inaugurazione della nuova Rems. L’iter burocratico si è ormai interamente concluso e quindi non resta che far partire i lavori per realizzare una struttura moderna, efficiente e all’avanguardia». Attualmente, i 40 pazienti sono distribuiti tra il primo e il secondo piano dell’ex ospedale, che nel frattempo è stato interamente ristrutturato anche dal punto di vista antisismico. Per i nuovi 16 posti si stanno recuperando gli spazi sempre nell’ex nosocomio, con la speranza che con il prossimo anno possa essere posata la prima pietra della Rems vera e propria. •

Riccardo Mirandola

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