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Titolare della Frigomec

Regala mille euro a tutti i suoi 250 dipendenti: «Il successo è un lavoro di squadra»

Il presidente della società Paolo Vignoli ha premiato i suoi 250 dipendenti
Il presidente della società Paolo Vignoli ha premiato i suoi 250 dipendenti
Il presidente della società Paolo Vignoli ha premiato i suoi 250 dipendenti
Il presidente della società Paolo Vignoli ha premiato i suoi 250 dipendenti

Un premio speciale di mille euro, erogato in busta paga, a ciascuno dei suoi 250 dipendenti. Non solo come aiuto per affrontare un periodo in cui molte famiglie fanno sempre più fatica a far quadrare i conti. Ma anche come riconoscimento ad un eccellente lavoro di squadra che ha garantito ottimi risultati sul fronte produttivo ed economico. La bella sorpresa l’ha avuta il personale della Frigomec spa, realtà industriale, con sedi a Legnago e Villabartolomea, nata 55 anni fa e leader nella costruzione di componenti per macchine ed impianti adatti alla refrigerazione, alla conservazione dei prodotti alimentari e al condizionamento.

Il gesto di altruismo. A voler gratificare i suoi dipendenti è stato l’imprenditore Paolo Vignoli, figlio del fondatore Giovanni e presidente di questa importante azienda del territorio ancora a conduzione familiare. L’industriale, vuoi per gli insegnamenti del padre respirati in fabbrica fin da bambino, vuoi per una personale sensibilità condivisa ora anche dalla terza generazione - ossia i suoi figli Stefano e Fabio entrati già da tempo in azienda - ha deciso per l'appunto di istituire un premio speciale di mille euro lordi per tutti i suoi addetti. Un impegno significativo sotto l'aspetto economico, che Vignoli, abituato a mettere le persone al centro della propria filosofia aziendale, ha sentito però di dover prendere in un momento storico di grande incertezza sul futuro dell'Europa e di grosse difficoltà economiche per tante famiglie, seguendo quello che da sempre è lo spirito di Frigomec e del suo fondatore, al quale non a caso è stato intitolato il premio.

Il presidente. «L'idea di fondo, condivisa da tutto il Cda», spiega Vignoli, «era partita lo scorso anno. Dal 2020 ad oggi, la nostra azienda ha sostenuto infatti ritmi molto impegnativi e il periodo del Covid ha colpito fortemente le certezze di tutti. Allo stesso tempo, Frigomec si è trovata a dover affrontare una crescita quasi travolgente di domande sul mercato». «Se siamo riusciti a farvi fronte», prosegue l’imprenditore, «è stato per il grande lavoro di squadra che ciascuno nel proprio ruolo ha saputo portare avanti. La crescita, anche grazie ai direttori di divisione, ha superato le aspettative, tanto che abbiamo rivisto e rifinanziato il già importante piano di investimenti, ormai insufficiente. Tutto ciò non sarebbe stato possibile senza l'impegno dei dipendenti, senza la loro capacità di fare squadra e di lavorare per obiettivi comuni».

I progetti. Quello che è già stato ribattezzato il «Premio Giovanni Vignoli» non resterà comunque legato solo al 2022, ma avrà una sua continuità nel futuro, al quale la Frigomec sembra guardare con una certa tranquillità. «Ci troviamo in una nicchia di mercato molto favorevole», sottolinea l'ingegner Roberto Tagliaferri, amministratore delegato dell’azienda, «per questo stiamo facendo notevoli sforzi per attuare gli adeguamenti dell'organico. Siamo premiati per qualità e servizio, ma l'elemento più importante per il successo della Frigomec continua ad essere il fattore umano. La società ha davanti a sé un periodo di crescita sicura, non semplice però. Mentre sulla parte degli investimenti abbiamo continuato ad acquistare macchinari e ad ampliare gli stabilimenti, politica che proseguiremo anche in futuro, sul piano delle risorse umane c'è un limite oggettivo dato dalla difficoltà di trovare personale qualificato, in particolare tra i saldatori, sempre più rari nella nostra zona, come nelle province vicine». La Frigomec ha chiuso il 2021 con un fatturato di oltre 34 milioni di euro e una crescita del 30 per cento rispetto al 2020. Quest’anno la società punta ad un’ulteriore crescita del 25 per cento, toccando così i 40 milioni.

Elisabetta Papa

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