Troppi contagi a Bovolone (Verona), ben 400, praticamente subito dopo quelli che si registrano in città. Un numero allarmante che ha indotto, venerdì, il Prefetto di Verona a chiamare direttamente il sindaco Emilietto Mirandola riferendogli che i dati ricevuti dall’Ulss 9 facevano scattare, per il paese, un vero e proprio «alert» provinciale.
Allerta alla quale far seguire subito provvedimenti. Queste le prime strette adottate ieri, con un’ordinanza, dal sindaco. Chiusure nel fine settimana del parco Valle del Menago, cimitero e impianti sportivi, stop al mercato settimanale, fatti salvi i generi alimentari. La zona gialla di Bovolone, dunque, sfuma verso l’arancione con punte di rosso.
I divieti saranno in vigore da domani e varranno fino al 3 dicembre, corredati da un bel po’ di raccomandazioni che valgono da subito. Bovolone risulta al primo posto, in rapporto alla popolazione, come numero di contagiati: dal 1 ottobre al 20 novembre, se ne sono contati 425, e la tendenza segnalata dai medici di base non cambia, senza contare che ci sono ben tre classi elementari in quarantena.
Lo spirito del nuovo provvedimento è così riassunto: «Non penalizzare le attività produttive, responsabilizzando maggiormente i gestori nella prevenzione di assembramenti e raccomandando la massima collaborazione da parte dei cittadini». I titolari di negozi e pubblici esercizi sono tenuti a dilazionare e contingentare l’accesso; l’ordinanza dà varie indicazioni sul numero di persone per metro quadro delle persone ammesse, calcolabili applicando una formula matematica.