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Razzia in tabaccheria Denunciata una coppia

La tabaccheria Ceni è stata svaligiata di notte dai ladri DIENNE FOTO
La tabaccheria Ceni è stata svaligiata di notte dai ladri DIENNE FOTO
La tabaccheria Ceni è stata svaligiata di notte dai ladri DIENNE FOTO
La tabaccheria Ceni è stata svaligiata di notte dai ladri DIENNE FOTO

La tabaccheria Ceni, annessa all’albergo Romagnolo di Cerea, ha subito il trentesimo furto in 66 anni di attività. Ma questa volta i ladri che, nella notte tra il 14 e il 15 marzo hanno svaligiato la storica rivendita di via Vittorio Veneto trafugando articoli per un valore di quasi 14mila euro, non sono riusciti a farla franca. I carabinieri del Nucleo operativo e Radiomobile di Legnago sono infatti risaliti a distanza di poche ore dalla razzia alla coppia - formata da un 21enne dell’Est Europa e da una ragazza veronese di 19 anni, entrambi residenti nella città del mobile - che si era fermata a rifocillarsi in una paninoteca di San Pietro. Senza separarsi però dal bottino contenuto in grosse borse della spesa. E così, mentre la refurtiva è stata restituita a Claudia Maria Ceni, che gestisce la tabaccheria di famiglia aiutata dal marito Doriano Fava e dalla figlia Angelica, per i due ragazzi è scattata una denuncia a piede libero per ricettazione non essendo possibile contestare loro il furto aggravato in assenza di flagranza. Lieto fine «Quando i carabinieri ci hanno avvisato che avevano recuperato tutta la merce», confidava ieri ancora sbalordito Fava, «abbiamo stentato a crederci visto che, nei 29 colpi precedenti, non ci era mai capitato e ci abbiamo rimesso diversi soldi. Anche questa volta avevamo poche speranze di tornare in possesso di sigarette e Gratta&Vinci, tanto che la mattina successiva abbiamo provveduto subito a riassortire stecche e tagliandi». «È stata davvero una bellissima sorpresa di cui non smetteremo di ringraziare l’Arma», aggiunge il commerciante, «tanto più che ci è arrivata in un momento difficile considerato che la notte in cui siamo stati derubati eravamo al Pronto soccorso con mia mamma colpita da un attacco di cuore». Il furto I ladri, in base ad una prima ricostruzione, sono entrati in azione tra le due e le cinque. Dopo aver forzato con una spranga di ferro la porta antipanico situata sul retro dell’esercizio sono penetrati nell’albergo. Quindi, per introdursi nella rivendita, hanno scardinato la grata che nelle ore notturne divide l’hotel dalla tabaccheria proprio per evitare incursioni. E a quel punto si sono impossessati di tutti i Gratta&Vinci, per un importo 6.600 euro, di stecche di «bionde», sigarette elettroniche, cartine per rollare il tabacco, biglietti dei pullman e tutto quello che aveva un valore e poteva essere smerciato. Non hanno tralasciato nemmeno le monete del fondo cassa, compresi i centesimi. «Ho scoperto la razzia intorno alla cinque», riferisce Fava, «quando sono andato a riaprire l’albergo. Mi sono trovato davanti ad una scena desolante, di quelle a cui non si fa mai il callo nonostante le brutte esperienze precedenti, specie in questo periodo di crisi in cui anche il nostro settore deve affrontare molti sacrifici per andare avanti». La denuncia Proprio quando tutto sembrava perduto e la tabaccaia aveva già rifatto gli ordini ai fornitori, a risollevare il morale ai Ceni è arrivata la telefonata inaspettata dalla centrale operativa del 112. Un equipaggio del Norm, durante uno degli abituali servizi preventivi predisposti sul territorio dal maggiore Luigi Di Puorto, aveva fermato infatti per un controllo il 21enne, noto alle forze dell’ordine, che sostava davanti ad un fast food alla periferia di Legnago con la 19enne. La coppia non ha saputo giustificare il possesso di tutta quella merce riposta nei bustoni plastificati. Ma a svelare il mistero ai militari è bastata la telefonata dei colleghi di Cerea dove la tabaccaia si era recata poco prima a sporgere denuncia contro ignoti.•.

Stefano Nicoli

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