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Razzia al Minghetti, rubati ben 28 pc

I carabinieri del Radiomobile all’Istituto Minghetti DIENNE FOTO
I carabinieri del Radiomobile all’Istituto Minghetti DIENNE FOTO
I carabinieri del Radiomobile all’Istituto Minghetti DIENNE FOTO
I carabinieri del Radiomobile all’Istituto Minghetti DIENNE FOTO

Furto con scasso nella notte tra giovedì e venerdì in una scuola, all’Isiss Marco Minghetti di Legnago. Ad essere preso di mira è stato il laboratorio audiovisivo multimediale, completamente «ripulito» di tutti e 28 i suoi computer utilizzati di norma dagli allievi del triennio del liceo artistico. I malviventi – che hanno senza dubbio agito in gruppo e forse sapevano dei pc – sono riusciti a penetrare nella scuola forzando una delle finestre al piano terra che si affacciano su via Fermi. Da qui, complice anche la scarsa illuminazione della strada, hanno raggiunto l’aula multimediale impadronendosi senza problemi dei pc, caricati poi, con ogni probabilità, su un mezzo parcheggiato vicino. LA BANDA. La banda sembrerebbe aver agito indisturbata. Secondo quanto appurato finora, al momento dell’effrazione non sarebbe infatti scattato l’allarme che viene di regola attivato al termine delle lezioni del corso serale. Allarme che invece, stranamente, si è messo in funzione quando una collaboratrice scolastica, verso le 7 di ieri, dopo aver aperto il portone d’ingresso è entrata nell’atrio. «Un particolare, questo, che ha destato subito qualche sospetto», spiega la professoressa Isabella Balbi, vicaria della dirigente Luisa Zanettin, «tanto che la bidella ha immediatamente allertato la dirigenza. Il furto è stato scoperto però solo quando il tecnico di laboratorio ha raggiunto l’aula multimediale. I tavoli erano completamente vuoti e i 28 pc volatilizzati. Abbiamo allertato sia la guardia privata notturna, che non ha notato nulla di anomalo, che i carabinieri di Legnago che sono arrivati al Minghetti per eseguire i rilievi per cercare indizi utili a ricostruire il furto». «Purtroppo», rimarca la vice preside, «nessun aiuto può arrivare dalle telecamere che, pur presenti, non sono in funzione perché in attesa delle necessarie autorizzazioni per l’attivazione». IL DANNO. Le indagini sono ancora in corso. Nel frattempo, la dirigente scolastica Zanettin ha sporto denuncia contro ignoti. Impossibile stabilire con esattezza a quanto ammonti il danno economico. «I pc non erano nuovi», prosegue la vicepreside, «ma sono stati dotati di diversi aggiornamenti e programmi di grafica. Gravissima è comunque la perdita sotto l’aspetto didattico visto che, almeno fino a quando non troveremo una soluzione, gli studenti del liceo artistico, oltre a portarsi da casa tablet ed altre strumentazioni personali, saranno costretti a subire una riprogrammazione delle lezioni, concentrandosi maggiormente su quella parte di studio che precede l’elaborazione grafica». GLI STUDENTI. Il furto, il più consistente avvenuto finora al Minghetti, ha suscitato grande amarezza tra docenti e studenti. Molti allievi dell’indirizzo però non si sono dati per vinti e hanno avviato una sorta di indagine personale, cercando di localizzare la posizione dei pc attraverso gli account e le App che usano di solito per i collegamenti. «Purtroppo non sono arrivati ad alcun elemento utile», conclude la professoressa Balbi, «ma questo dimostra quanto tengano alle loro attività di laboratorio e quanto sia forte il senso di appartenenza alla scuola. L’aspetto più avvilente della vicenda è che atti simili colpiscono un’istituzione pubblica, aperta a tutti e dove i ragazzi trovano gli strumenti tecnici per avviarsi al proprio futuro professionale». •

Elisabetta Papa

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