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Rapine e furti in villa Messa in fuga una banda in azione a Terranegra

I carabinieri del Norm intervenuti a Terranegra dove era entrata in azione la banda delle rapine in villa
I carabinieri del Norm intervenuti a Terranegra dove era entrata in azione la banda delle rapine in villa
I carabinieri del Norm intervenuti a Terranegra dove era entrata in azione la banda delle rapine in villa
I carabinieri del Norm intervenuti a Terranegra dove era entrata in azione la banda delle rapine in villa

Si avvicina il Natale e, anche nella Bassa, si moltiplicano le incursioni della malavita a caccia di soldi facili per non rinunciare a nulla nelle festività ormai imminenti. Naturalmente senza aprire il portafoglio. La banda dei furti e delle rapine in villa è ricomparsa, infatti, a Legnago. Fortuna ha però voluto che il colpo, architettato sabato scorso da quattro individui ai danni di un’abitazione signorile situata alla periferia della città, sia fallito sul più bello grazie all’allarme lanciato da un vicino e al tempestivo intervento dei carabinieri del Nucleo operativo e Radiomobile. I quali sono riusciti ad intercettare la potente berlina con a bordo due dei quattro banditi, che a quel punto hanno inscenato un rocambolesco inseguimento per le vie della città. Fino a riuscire a far perdere le loro tracce, dopo una «gimkana» di alcuni chilometri, dileguandosi con tutta probabilità attraverso la vicina Transpolesana. I due complici, già scesi e in azione, sono fuggiti invece a piedi nelle campagne circostanti. È stata una serata decisamente movimentata quella alla quale hanno assistito i residenti del popoloso quartiere di Terranegra. Mentre le famiglie del rione di destra Adige stavano terminando la cena nelle loro case, in via Bernini si aggirava un’Audi A6 di colore scuro con quattro soggetti a bordo. La macchina, che procedeva a bassa velocità, ha destato subito sospetti tra i passanti incrociati nella frazione. Ad un certo punto la berlina si è fermata davanti ad una villa, probabilmente «adocchiata» nei giorni precedenti, dove all’interno c’erano tra l’altro i proprietari. E con uno balzo felino due banditi hanno scavalcato la recinzione fiondandosi nel giardino con l’intento, fin troppo eloquente, di penetrare poi all’interno e svaligiarla. Tuttavia la scena degna di un film non è passata inosservata ad un confinante, che era uscito in strada attirato da strani movimenti. Il vicino non ha quindi perso tempo ed ha avvisato subito la centrale operativa del 112 trovandosi di fronte ad un possibile furto che, complice la presenza dei padroni di casa, sarebbe culminato in una rapina con tutte le conseguenze immaginabili. Nel frattempo, dopo aver scaricato i complici, l’Audi era ripartita per fermarsi poi a poca distanza in attesa che il resto della banda perfezionasse il colpo e risalisse sull’abitacolo con il bottino. Una sequenza che, di punto in bianco, è stata scombussolata dall’arrivo di un equipaggio del Norm impegnato nella zona negli abituali controlli predisposti dal capitano Luigi Di Puorto proprio per contrastare i reati contro il patrimonio. Gli uomini del luogotenente Mauro Tenani sono riusciti a localizzare l’auto in sosta a Terranegra ma non hanno fatto in tempo ad effettuare i controlli d’ordinanza. Il conducente, alla vista dei carabinieri, ha infatti ingranato la marcia. E, pigiando a tutto gas sull’acceleratore dell’Audi con un motore da oltre 300 cavalli, ha cercato di seminare la pattuglia. Ne è scaturito così un inseguimento al cardiopalma con i militari sempre alle calcagna, scandito da manovre azzardate, sensi unici ignorati, brusche frenate e rotatorie imboccate contromano. Una corsa da brividi che si è protratta per diversi minuti fino a quando la berlina, trasformatasi in una scheggia impazzita, si è eclissata nel buio imboccando, quasi sicuramente, uno degli svincoli della statale 434 che servono il capoluogo della Bassa. Contestualmente, a Terranegra sono state convogliate altre pattuglie per perlustrare la frazione a caccia degli altri due componenti rimasti «appiedati». Ma anche loro sono spariti nel buio. In compenso, in base ai sopralluoghi effettuati fino a tarda sera tra gli abitanti del quartiere riversatisi numerosi in strada, la banda non ha avuto il tempo di mettere a segno rapine e nemmeno furti. Ora sono in corso le indagini per risalire all’auto e quindi ai quattro malviventi. Elementi utili ad incastrarli potrebbero arrivare dalla visione dei filmati ripresi sabato sera dalle telecamere private e dell’impianto comunale di videosorveglianza. •.

Stefano Nicoli

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