<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
rapina lampo a legnago

«Bello quel giubbotto, levatelo subito, a noi sta meglio»: ventunenne accoltellato da due coetanei

Il giovane aggredito in piazza Don Boscagin. Il fendente ha causato un taglio guaribile in venti giorni. Al vaglio dei carabinieri un colpo analogo fallito
L’arrivo dei carabinieri al Pronto soccorso: il 21enne rapinato è stato medicato all’ospedale di Legnago
L’arrivo dei carabinieri al Pronto soccorso: il 21enne rapinato è stato medicato all’ospedale di Legnago
L’arrivo dei carabinieri al Pronto soccorso: il 21enne rapinato è stato medicato all’ospedale di Legnago
L’arrivo dei carabinieri al Pronto soccorso: il 21enne rapinato è stato medicato all’ospedale di Legnago

«Bello quel giubbotto, levatelo subito, a noi sta meglio». E, senza dare nemmeno il tempo al ragazzo incrociato all’esterno di un bar di San Pietro di Legnago di opporsi a quella richiesta scambiata lì per lì per uno scherzo, l’hanno accoltellato al torace per strappargli di dosso il capo griffato. Per poi darsi alla fuga indisturbati lasciando la vittima riversa sull’asfalto sanguinante e sotto choc. Fortunatamente, il fendente, sferrato con un coltellino a serramanico o con un punteruolo, ha causato al giovane una ferita superficiale ma sono stati comunque attimi terribili che farà fatica a dimenticare.

L’aggressione

Erano passate da poco le nove quando, l’altra mattina, in piazza Don Cirillo Boscagin, alle porte della frazione, si è consumata la rapina lampo, che ha spedito in ospedale un 21enne di origini marocchine, residente a Villa Bartolomea.

Stando ad una prima ricostruzione al vaglio ora dei carabinieri del Nucleo operativo e Radiomobile di Legnago - intervenuti sul posto con i colleghi della stazione cittadina e il personale del 118 - il ragazzo è stato avvicinato da due connazionali, che non avrebbe mai frequentato ma che conoscerebbe di vista per averli incontrati nei locali della zona.

Quindi la coppia di maghrebini ha affrontato senza tanto convenevoli il 21enne con un ordine perentorio: «Togliti il giubbotto». Avevano messo infatti gli occhi sul piumino di marca Napapijri indossato dal loro coetaneo. Il quale però non aveva, a ben vedere, alcuna intenzione di «regalarlo» e di congelarsi. Tanto che subito non ci ha dato più di tanto peso, pensando che stessero scherzando.

Purtroppo, facevano invece sul serio. E, di fronte ad un’insistenza che in una manciata di secondi è sfociata in un’aggressione a tutti gli effetti, il giovane ha cercato di resistere in tutti i modi a quella pretesa, difendendo coi denti il suo «Napapijri». Una reazione che alla fine gli è costata cara. È spuntata infatti un’arma da taglio e uno dei due rapinatori ha colpito il ragazzo al torace. Così, mentre cadeva a terra, sbattendo violentemente la testa, hanno avuto gioco facile a sfilargli il giaccone e a dileguarsi a piedi.

I soccorsi

Il 21enne, dolorante e spaventato a morte da quell’assalto, capitato tra l’altro in pieno giorno e in una piazza su cui si affacciano diversi uffici e altre attività, è stato immediatamente soccorso da alcune persone che avevano assistito a quella scena in lontananza indecifrabile. E che si sono poi precipitate ad aiutarlo attirate dalle sue urla. È partita la richiesta d’intervento al 112 e in pochi minuti sono giunti i carabinieri dal vicino comando di San Pietro.

Il ragazzo è stato trasferito in ambulanza al Pronto soccorso del «Mater salutis» dove gli è stato suturato con alcuni punti il taglio causatogli dal fendente. È stato dimesso nella stessa giornata, con una prognosi di 20 giorni, e ieri ha formalizzato la denuncia contro ignoti che, nel caso venissero individuati, saranno accusati di rapina aggravata e lesioni in concorso. Le indagini avviate dagli uomini del luogotenente Mauro Tenani, che hanno raccolto le testimonianze ed acquisito i filmati registrati dalle telecamere presenti nella piazza e nelle strade circostanti, non trascurano però, oltre a quella della rapina, altre piste. Compresa quella del «regolamento di conti» tra connazionali legato ad eventuali debiti o ad altre questioni personali.

Episodio analogo

Di pari passo, i militari del maggiore Luigi Di Puorto stanno eseguendo accertamenti su un episodio similare, successo sempre martedì ma intorno a mezzogiorno, su ponte Principe Umberto. Un ragazzo di colore che percorreva su un monopattino elettrico il collegamento sull’Adige sarebbe stato infatti fermato e assalito da due giovani marocchini, intenzionati a quanto pare ad impossessarsi del mezzo a due ruote. E non è escluso che possa trattarsi sempre dei due maghrebini reduci dal colpo messo a segno tre ore prima a San Pietro.

In questo caso la «preda», ferita leggermente a uno zigomo nel tentativo di sottrarsi alle grinfie dei rapinatori, è riuscita però a scappare in direzione di Porto inseguita dai suoi aggressori. Quindi il giovane, con i coetanei alle calcagna, ha trovato riparo in un bar di piazza Costituzione dove è stato raggiunto dai carabinieri, che stanno ora tentando di fare chiarezza su una vicenda avvolta da molti punti interrogativi.

Stefano Nicoli

Suggerimenti