I due rapinatori, che lo scorso novembre avevano assaltato la tabaccheria Calearo di Minerbe armati di coltello, sono riusciti a farla franca solo per alcuni giorni. I carabinieri della stazione cittadina, al termine di un’indagine lampo che ha permesso di incastrare i vari tasselli di un colpo anomalo, messo a segno all’alba e culminato in una fuga a piedi per le strade del centro con in tasca circa 600 euro e qualche pacchetto di sigarette, sono riusciti infatti a risalire ai responsabili.
La sorpresa per gli uomini del maresciallo Simone Bazzani, che li hanno scoperti dopo una serie di appostamenti e controlli incrociati, ha superato ogni previsione: si tratta infatti di due baby rapinatori incensurati e fuori dai giri criminali, uno di 18 anni e l’altro ancora minorenne, che risiedono nel piccolo centro dell’Adige Fratta.
Il lavoro dei carabinieri, coordinati dal luogotenente Mauro Tenani del Norm di Legnago, si è rivelato, sin dalle prime battute, complicato anche perchè si trattava di individui senza precedenti e difficili da collegare tra loro. Tuttavia, una pista, rivelatasi poi azzeccata, ha messo i carabinieri sulle tracce dei due ragazzini, con un passato tribolato alle spalle, che avevano stretto amicizia in una comunità. E che da qualche tempo vivevano alla periferia del paese ospiti di una coppia di brave persone, sensibili alla fragilità esistenziale di giovani disagiati sfociata purtroppo in una vicenda più grande della loro età.
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