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Raccomandate Tari Rispedite le bollette

Il municipio di Bovolone
Il municipio di Bovolone
Il municipio di Bovolone
Il municipio di Bovolone

Le raccomandate contenenti la bolletta della raccolta rifiuti urbani, la Ta.Ri, spedite nelle scorse settimane per errore ai bovolonesi e che non sono state ritirate all’ufficio postale, saranno ora rispedite con posta ordinaria. Il chiarimento sulle buste giacenti arriva attraverso un comunicato congiunto siglato dal Comune di Bovolone e dall'azienda incaricata di effettuare le spedizioni per conto dell’ente. Dopo che si era registrato l’inconveniente, subito ammesso dalla società, l’impresa stessa si è fatta carico di tutti i costi aggiuntivi. L'accordo raggiunto tra il Comune e l'azienda prevede di effettuare un'ulteriore spedizione - questa volta tramite posta ordinaria - a chi non ha ritirato la raccomandata, che sarà accompagnata da una lettera esplicativa. In piena estate, i cittadini di Bovolone avevano ricevuto erroneamente la bolletta Ta.Ri a mezzo raccomandata. Si è trattato di uno spiacevole disguido, che ha fatto partire settemila raccomandate, creando disagi ai cittadini che hanno trovato l’avviso di giacenza infilato nella buca delle lettere. E che perciò sono stati costretti a fare la fila alle Poste per ritirare la raccomandata. Una parte residuale delle 7mila raccomandate è rimasta in giacenza e verrà inviata per posta ordinaria a cura e spese della società incaricata. Il Comune ricorda che non ha alcuna responsabilità per quanto accaduto, poiché non gestisce direttamente l'invio delle comunicazioni. «Si è trattato di un errore dell'azienda che si occupa della stampa, dell’imbustamento e della spedizione, che in tutta trasparenza si è assunta la responsabilità dell'accaduto», chiariscono dal municipio. In un recente incontro con l'amministrazione, che si è svolto in un clima collaborativo per trovare una soluzione al problema, la società si è accollata le spese aggiuntive che ne sono derivate. Il Comune sottolinea quindi «che nessun costo graverà sugli utenti». «Ribadiamo il dispiacere per i disagi che i nostri concittadini hanno subito a causa di questo errore», afferma il sindaco Emilietto Mirandola, «crediamo sia necessario chiarire la vicenda anche a seguito di alcune informazioni inesatte circolate in questi giorni che rischiano solo di aggiungere confusione e non aiutano di certo i cittadini». •

Roberto Massagrande

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