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Quel bar disturba, si tolga il plateatico

Il bar Kevin in centro senza plateatico con un anziano che si è seduto su un balconcino DIENNE FOTO
Il bar Kevin in centro senza plateatico con un anziano che si è seduto su un balconcino DIENNE FOTO
Il bar Kevin in centro senza plateatico con un anziano che si è seduto su un balconcino DIENNE FOTO
Il bar Kevin in centro senza plateatico con un anziano che si è seduto su un balconcino DIENNE FOTO

Schiamazzi a tarda ora e scene di degrado all’esterno del bar. Ad Angiari il sindaco revoca la concessione del plateatico ad un locale del centro. Le lamentele sollevate negli ultimi mesi dai residenti di via Caseggiato, la strada che collega il cuore del paese a via Lungo Bussé, sul disturbo creato dagli avventori che sostano all’esterno del «Bar Kevin», adiacente proprio al municipio, hanno spinto il primo cittadino, Antonino Puliafito, a prendere provvedimenti drastici. Attraverso un’ordinanza, infatti, il sindaco ha vietato ai gestori del locale di poter occupare, con sedie, tavolini e fioriere, il marciapiede ed il tratto di strada davanti al bar. La revoca del plateatico sarà valida fino a venerdì 23 agosto, praticamente alle soglie della fine dell’estate. Il sindaco Puliafito, quindi, ha diffidato il proprietario del bar, H.W., residente a San Giacomo delle Segnate (Mantova), a trasferire all’interno del locale tutti gli arredi dell’esterno. Il provvedimento, come scrive il primo cittadino, si è reso necessario «a garanzia del regolare andamento del vivere civile, nonché a tutela dell’intesse collettivo del mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica». Nell’ordinanza, Puliafito fa riferimento esplicito ai motivi della sospensione dell’utilizzo dell’area esterna, legati «ai molteplici episodi di turbativa dell’ordine pubblico segnalati dalla cittadinanza», culminati con la richiesta, inoltrata da Puliafito alle forze dell’ordine operanti sul territorio, di incrementare vigilanza e controllo sul locale. In particolare, il sindaco evidenzia «che, davanti al bar, con frequenza si verificano incresciosi episodi violenti tra cittadini di origine maghrebina i quali, verosimilmente sotto l’effetto di bevande alcoliche, si affrontano fisicamente usando come armi bottiglie di birra vuote o rotte appositamente». «Tutto ciò», precisa il sindaco, «nelle immediate vicinanze e pertinenze del bar, e più precisamente nel tratto di via concesso in uso il 18 agosto 2015». I problemi maggiori si registrano nei giorni feriali da mezzogiorno alle 16, quando la presenza dei «disturbatori» davanti al bar è consistente, oppure il sabato sera e la domenica pomeriggio. Neppure la scelta dei gestori di abbassare le serrande alle 21 scoraggia gli avventori «molesti», che rimangono davanti al locale ben oltre tale orario. Così come diversi residenti hanno segnalato al Comune, alcune persone, mentre il bar è chiuso, non esiterebbero ad espletare i propri bisogni in qualche angolo della via, prospiciente il locale. Il sindaco ha sollecitato la polizia locale del distretto «Media Pianura Veronese» di Bovolone a far rispettare l’ordinanza. Dal canto suo, il titolare del bar, che ha rimosso sedie e tavolini, sottolinea: «Il provvedimento messo in atto dal sindaco nei nostri confronti mi sembra esagerato. Anche perché noi non possiamo controllare il comportamento che tengono le persone quando sono fuori dal locale. Soprattutto quando abbiamo già abbassato le serrande». •

Fabio Tomelleri

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