<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Prime auto in circonvallazione

Un momento dell’inaugurazione della circonvallazione DIENNEFOTO
Un momento dell’inaugurazione della circonvallazione DIENNEFOTO
Un momento dell’inaugurazione della circonvallazione DIENNEFOTO
Un momento dell’inaugurazione della circonvallazione DIENNEFOTO

Quella di ieri è una data che rimarrà nella storia di Ronco all’Adige. È stato aperto al traffico il primo tratto della circonvallazione del capoluogo, alternativa alla provinciale 19 Ronchesana. La sezione dell’arteria lunga 1,6 chilometri e realizzata da Veneto Strade va da via Ruda a via Quadrelli e ha avuto un iter progettuale durato 14 anni, nove dei quali solo per l’esecuzione dei lavori. Il primo appalto risale al 2011, ma l’impresa appaltatrice è fallita l’anno dopo. Nel 2017 l’opera è stata riappaltata. È costata complessivamente 4 milioni di euro, onere coperto per intero dalla Regione. I ronchesani aspettando da 27 anni di poter vedere la circonvallazione aperta, ma se ne parlava anche da prima. Complessivamente se ne sono occupate sei amministrazioni comunali consecutive. E non è ancora finita. Ci vogliono altre due tranche per poter far sbucare la circonvallazione in via Orimbelle, di nuovo sulla provinciale Ronchesana. Del secondo lotto di lavori se ne sta occupando dal 2018 il Comune di Ronco, che ha già trovato i finanziamenti (1 milione e 50 mila euro), mentre manca ancora una parte della copertura economica per l’ultimo stralcio. I lavori per il secondo tratto della circonvallazione dovrebbero iniziare la prossima primavera. Al momento la nuova strada è aperta alle auto e ai mezzi pesanti di tre grosse aziende locali: Pluvitec e Autostrasporti Stegagno in via Quadrelli e Anima in via Valmarana. «È un primo passo importante, solleverà il centro abitato da un po’ di traffico», assicurava ieri il sindaco Moreno Boninsegna, «tuttavia i mezzi pesanti che devono dirigersi verso Zevio, San Giovanni Lupatoto e Verona dovranno ancora attraversare la provinciale 19 nel centro abitato». «Una volta completata, la strada porterà beneficio a circa 500 famiglie per complessivi mille residenti. L’opera darà una nuova immagine al paese e migliorerà la qualità della vita dei ronchesani», ne è certo Boninsegna, «per due motivi. Per una questione urbanistica: infatti la parte del paese attraversata dall’asse della provinciale 19 Ronchesana, per tre chilometri e mezzo, è molto degradata e nessuno vuole vivere in mezzo al traffico. L’altro motivo è legato alla sicurezza: i camion fanno tremare gli edifici quando passano tra case e negozi». «È stata un’opera travagliata», ha ammesso al taglio del nastro l’ingegner Silvano Vernizzi, amministratore delegato di Veneto Strade, «ma che non si fermerà qui». «Rischiavamo di venire a parlare del problema del completamento della circonvallazione», ha sottolineato l’assessore regionale a infrastrutture e trasporti Elisa De Berti, «invece il sindaco, partecipando ai bandi regionali e trovando la collaborazione della Provincia, costruirà anche le prossime due tranche, così che l’opera verrà completata». Assieme a De Berti, all’apertura ieri, la Regione è stata rappresentata anche dai consiglieri regionali Manuel Brusco, Stefano Valdegamberi e Alessandro Montagnoli. «Io sono un utente di questa strada, perché la percorrerò almeno due volte al giorno per recarmi da Cologna Veneta in città», ha affermato il presidente della Provincia, Manuel Scalzotto, «spero solo che le prossime due tranche vengano realizzate in tempi più rapidi della prima». •

Zeno Martini

Suggerimenti