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Preghiere inascoltate Don Diego andrà via

È arrivata la nomina del vescovo di Vicenza, monsignor Beniamino Pizziol, del primo parroco unico che dovrà occuparsi delle due comunità cristiane di Arcole e Gazzolo, ricadenti nella diocesi berica. Si tratta di don Fabio Tambara, 36 anni, originario di Cologna Veneta, ordinato sacerdote il 6 giugno del 2009. Nelle sue precedenti esperienze pastorali è stato nelle parrocchie di Altissimo, Crespadoro, Durlo, Campodalbero e San Pietro Mussolino. Il suo più recente incarico ministeriale lo sta concludendo nell’unità pastorale dell’Alta Valle del Chiampo. Dunque il vescovo di Vicenza ha scelto per la nuova unità pastorale di Arcole e Gazzolo un prete veronese, giovane, ma che ha già esperienza in fatto di unità pastorali. Don Fabio Tambara farà il proprio ingresso nella nuova unità pastorale a settembre. Sono dunque le ultime settimane di ministero di don Castagna ad Arcole, destinato all’Unità pastorale delle parrocchie di Santa Croce e San Lazzaro a Bassano del Grappa. Le preghiere degli arcolesi, con la raccolta firme dei parrocchiani e il videomessaggio postato sulla pagina facebook di papa Francesco, non sono state ascoltate e non hanno portato ad alcun cambiamento dopo l’imprevvisa decisione di trasferirlo e congiuntamente unire le due parrocchie di San Bartolomeo di Gazzolo e di San Giorgio in Arcole in una nuova unità pastorale. La decisione viene vissuta in queste settimane con estrema tristezza da parte dei fedeli di Arcole, che si erano molto attaccati in questi quattro anni a don Castagna, il quale ha portato una ventata di novità nella comunità arcolese. La decisione del vescovo Pizziol è dovuta da un lato alla carenza di sacerdoti e dall’altro alla scomparsa mesi fa del parroco di Gazzolo, don Teobaldo Faliva. Da sette mesi così la parrocchia di San Bartolomeo di Gazzolo non ha un parroco. Non avendo altri da mandare e che possano succedere a don Faliva nella frazione, il vescovo ha preso la decisione, che peraltro era in itinere, di dar corso alla nuova unità pastorale tra le due parrocchie vicine, inviando un unico pastore per tutte e due, che parta da zero. Ora a don Tambara è stato affidato dal vescovo il compito più difficile: far dimenticare don Diego agli arcolesi e convincere le due parrocchie ad unirsi e a fare un cammino pastorale unitario. Una rivoluzione che, senza la disponibilità dei fedeli di Arcole e Gazzolo, sarà molto duro attuare. •

Zeno Martini

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