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Poveri, sportello degli invisibili

Poveri invisibili, se ne occupa uno sportello speciale
Poveri invisibili, se ne occupa uno sportello speciale
Poveri invisibili, se ne occupa uno sportello speciale
Poveri invisibili, se ne occupa uno sportello speciale

Un servizio di ascolto e solidarietà sociale per i cosiddetti «invisibili» ovvero quei nuovi poveri che la crisi economica, legata soprattutto a questo pesante periodo di emergenza Coronavirus, ha messo o sta mettendo in ginocchio. È riservato alla povertà sommersa e silenziosa, e quindi più difficile da individuare o intercettare, il nuovo «Sportello aiuto famiglie», promosso su idea del parroco del Duomo don Diego Righetti, dalle comunità cristiane dell’Unità pastorale di San Salvaro e insieme alla Fondazione antiusura «Beato Giuseppe Tovini» di Verona, oltre a don Marco Isolan, parroco di Casette, ed un gruppo di volontari. L’iniziativa, nata durante la scorsa Pasqua ad opera dei parroci dell’Up San Salvaro che avevano lanciato un fondo di solidarietà destinato a famiglie colpite da mancate o diminuite entrate economiche, si è poi allargata, assumendo appunto i contorni di uno sportello, che non offrirà comunque sostegno di tipo assistenziale, già portato avanti da altre realtà, ma supporterà le famiglie verso una possibile ripartenza. «In poche settimane», spiega don Diego Righetti, che domani si trasferirà all’Unità pastorale di Bussolengo, «grazie alla generosità dei fedeli, siamo riusciti a raccogliere 35mila euro, costituendo un fondo a sostegno di tutte quelle persone in difficoltà economica temporanea che, per preservare la riservatezza della propria famiglia o per vergogna, tendono a non chiedere aiuto. Ma che, proprio per questo, rischiano più di altre di finire vittime di sovra-indebitamenti, se non addirittura di incappare in usurai. Per evitare tutto ciò», prosegue don Righetti, «abbiamo pensato di chiedere la collaborazione, subito accordata, della Fondazione Tovini che, con i suoi 20 anni di esperienza nel settore della ristrutturazione del debito, offre anche garanzie a istituti di credito per un più facile accesso a prestiti e finanziamenti. Tanto che il nuovo sportello, gestito dai loro volontari, potrà essere considerato una sorta di prima succursale della Tovini nel Legnaghese». Il servizio, riservato alle famiglie dell’Unione pastorale San Salvaro, sarà in funzione da domani, nei locali parrocchiali attigui alla chiesa di San Salvaro a San Pietro, in un luogo volutamente defilato, scelto a garanzia della riservatezza di chi vi accederà. Sempre a tutela della privacy, l’accesso sarà consentito solo su appuntamento, telefonando o inviando un messaggio al 335.65.544.81, o via mail all’indirizzo saf.legnago@gmail.com. «Per prima cosa e per evitare abusi», precisa Luigi Tin, uno dei volontari, «andrà verificata la situazione economico-finanziaria di chi ci contatterà. Capiremo come essa gestisce le risorse che ha a disposizione e individueremo le reali ragioni delle difficoltà, decidendo poi quale intervento adottare: dal semplice supporto economico all’avvio di un finanziamento o della ristrutturazione del debito». «Sarà come un prestito d’onore», conclude don Righetti, «senza interessi, ma che impegnerà moralmente la famiglia alla restituzione, nel momento in cui potrà farlo, in modo che anche altri poi possano ricevano il necessario sostegno». •

Elisabetta Papa

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