<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Polizia locale ridotta all’osso Scontro aperto sulla sicurezza

La polizia locale di Cologna impegnata in un posto di controllo lungo la Provinciale per San Bonifacio
La polizia locale di Cologna impegnata in un posto di controllo lungo la Provinciale per San Bonifacio
La polizia locale di Cologna impegnata in un posto di controllo lungo la Provinciale per San Bonifacio
La polizia locale di Cologna impegnata in un posto di controllo lungo la Provinciale per San Bonifacio

Il comando di polizia locale della città del mandorlato è ancora una volta in bilico: a fine mese scadrà la convenzione con Legnago per il comandante Franco Adami. Ci sono ancora poche certezze per i vigili di Cologna, a quattro anni dall'uscita dell'Unione Adige Guà. Il sindaco Manuel Scalzotto ha riferito di non essere sicuro della permanenza del vice commissario di polizia locale Adami in qualità di responsabile del settore di polizia locale del Comune. Comando in bilico Il vice commissario era approdato in riva al Guà lo scorso anno, grazie ad una convenzione con il Comune di Legnago per un suo impiego congiunto a 18 ore. Finora il primo cittadino si è detto «molto soddisfatto» del lavoro svolto sia dal comandante Adami che dai suoi agenti, tuttavia ha lasciato intendere che ad aprile potrebbe arrivare a Cologna un nuovo responsabile. Se così fosse, si tratterebbe del quinto comandante in soli quattro anni, un record negativo per il giovane comando cittadino. Il primo fu nel 2019 Gianandrea Serafin, poi arrivò in convenzione con Monteforte Giovanni Labianca, successivamente Cologna siglò una convenzione con l'Unione dei Comuni Verona Est per Fabio Perella, per arrivare poi, l'anno scorso, ad assumere Adami. La mancanza di un comandante fisso per un lungo periodo ha una serie di conseguenze a livello pratico e, soprattutto, organizzativo. Telecamere bloccate Una delle conseguenze più evidenti è il mancato avvio del sistema di videosorveglianza. «È il responsabile della polizia locale che presenta il Piano di videosorveglianza per ottenere le necessarie autorizzazioni all'impiego delle telecamere, per questo non abbiamo ancora messo in funzione i due apparecchi di cui disponiamo in piazza Duomo e ai giardinetti», chiarisce Scalzotto. A seguito del pestaggio di un adolescente fuori da scuola, di un principio di rissa nel parco davanti al municipio, di alcuni atti di danneggiamento di immobili privati e di abbandono di rifiuti, le telecamere di videosorveglianza erano state richieste a gran voce dalla minoranza. In particolare, sono state due le interpellanze presentate dal gruppo «Uniti per Cologna» per migliorare la sicurezza, una a firma di Fabrizio Di Donato e l'altra del capogruppo Riccardo Seghetto. «Negli ultimi mesi abbiamo invitato la Giunta ad intraprendere azioni concrete e tempestive relativamente all'installazione di sistemi di videosorveglianza urbana, tuttora assenti nel nostro territorio, unitamente all'intensificazione delle attività di controllo di prevenzione di comportamenti illeciti, violenti, criminosi, tramite il potenziamento e riordino della polizia locale», ha spiegato Seghetto. Organico ridotto Ha destato qualche perplessità, a questo proposito, il distaccamento di un agente per 18 ore al Comune di Monteforte, sino a fine agosto. Questa scelta dell'amministrazione, che dispone solo di altri due agenti escluso Adami, non sembra agevolare il potenziamento del servizio. «Cerchiamo di assecondare le legittime richieste dei nostri dipendenti e di favorire la collaborazione fra Comuni, ecco perché abbiamo accettato la convenzione con Monteforte», spiega Scalzotto. «La questione del personale ridotto all'osso nella polizia locale è la più evidente, ma purtroppo non è la sola e neppure quella più grave». Il sindaco ricorda come l'ente sia ancora alla ricerca di un funzionario per rimpiazzare il responsabile dell'Edilizia privata Edoardo Boanventura andato in pensione a fine 2022. Inoltre, vi sono carenze di impiegati anche nel settore Anagrafe e Commercio, mancano operai nel settore Manutentivo e, presto, suonerà il campanello d'allarme pure nella Segreteria e Affari generali, dove sono previsti due pensionamenti. Solo la Ragioneria, a partire da aprile, sarà ad organico pieno. «Oggi raccogliamo i frutti di quella politica scellerata che, per contenere gli esuberi nel settore pubblico, ha stritolato i Comuni virtuosi e di piccole dimensioni», osserva Scalzotto. •.

Paola Bosaro

Suggerimenti