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Pista e argini dell’Adige ripuliti grazie agli scout

Quest’estate, da luglio a settembre, passeggiando lungo la pista ciclopedonale che costeggia l'Adige tra Albaro e Tombazosana ci si potrà imbattere in una postazione degli scout Agesci. Motivo della loro presenza è quello di promuovere l’iniziativa voluta dal Comune e messa a punto assieme all’associazione, chiamata «Io amo il mio paese», pensata per sensibilizzare al rispetto dell’ambiente e ad una maggiore cultura del territorio della media pianura atesina. Il gruppo scout, con il suo esempio positivo, si farà testimone di questo messaggio attraverso gesti concreti. Il progetto è semplice: a chiunque si fermerà davanti alla loro postazione, gli scout consegneranno un paio di guanti ed un sacchetto per la spazzatura, che serviranno a raccogliere carte, plastica e lattine abbandonate per terra e lungo gli argini della ciclopista atesina. Il sacchetto verrà poi lasciato in uno dei punti di raccolta, dislocati sul il percorso e segnalati con un cartello, che vengono gestiti sempre dai ragazzi ronchesani aderenti all'Agesci. «L’idea è nata durante la Giornata ecologica ronchesana», riferisce Elisa Leonardi, assessore all'Ecologia, «notando tante persone passeggiare sull’argine, che avrebbero potuto dare un aiuto concreto a tenerlo pulito, con un gesto che costa poca fatica. Semplicemente fornendo loro pochi mezzi, gli amanti della passeggiata avrebbero potuto raccogliere un po' di immondizia lasciata dagli stessi podisti e ciclisti che utilizzano la ciclovia». «Io amo il mio Paese» va comunque oltre la raccolta di cartacce e lattine gettate dai maleducati di turno. «Il progetto punta a diventare un volano per generare comportamenti virtuosi in tutti gli ambiti della società civile attraverso l’esempio», rimarca il sindaco Moreno Boninsegna, «stimolando ogni cittadino a fare la propria parte per rendere più bello, pulito e vivibile il nostro paese». «È giunto il momento di smetterla di delegare ogni cosa ad altri, di lamentarsi di tutto, rimanendo immobili, senza muovere un dito», ammonisce il vicesindaco Davide Vesentini.

Z.M.

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