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Picco di contagi nella vicina Merlara Cresce l’allarme nel paese della mela

La casa di riposo di Merlara dove si contano 10 contagiati DIENNE
La casa di riposo di Merlara dove si contano 10 contagiati DIENNE
La casa di riposo di Merlara dove si contano 10 contagiati DIENNE
La casa di riposo di Merlara dove si contano 10 contagiati DIENNE

Elisabetta Papa La casa di riposo di Merlara, nella Bassa padovana, chiude per un picco di contagi da Coronavirus. E a Terrazzo, comune veronese confinante con il piccolo centro patavino, cresce l’allarme. La notizia, diffusa ieri dai tg e dalle testate online, che il «Pensionato Pietro e Santa Scarmignan» con i suoi 72 ospiti, tra i 75 ed i 95 anni, e i suoi 15 operatori sanitari sia in piena emergenza contagio - al momento si contano una decina di tamponi risultati positivi, sia tra gli anziani che tra il personale dipendente - ha fatto rapidamente il giro del paese della mela. Con l’effetto di moltiplicare in maniera esponenziale i timori dei residenti. In particolare di coloro a Terrazzo - che con le due frazioni di Nichesola e Begosso si trova ad una manciata di chilometri da Merlara - mantiene, come è naturale che sia con una località vicina, continui rapporti sociali e professionali. Alcuni residenti di Merlara, ad esempio, lavorano a Terrazzo e viceversa. Al momento, la casa di riposo Scarmignan, dove lunedì scorso un’anziana ospite che aveva accusato febbre, dopo il trasporto all’ospedale di Schiavonia era risultata positiva al tampone, le porte sono sbarrate. Da lì, come già sperimentato altrove, non si entra e non si esce. I positivi al tampone sono per ora una decina, ma come ha precisato Roberta Meneghetti, presidente della struttura, «i controlli proseguono e a breve bisognerà capire con le Autorità sanitarie che portata abbia realmente il contagio». Da quanto appreso finora dal sindaco di Terrazzo Simone Zamboni non dovrebbe esserci alcun cittadino del Comune né tra gli anziani né tra gli operatori. «Il dato certo per il momento non è a mia disposizione», riferisce il primo cittadino, «ma sembrerebbe essere così. Inoltre, dall’ultimo report inviatomi oggi (ieri per chi legge, ndr), a Terrazzo non risultano residenti positivi al Coronavirus. Purtroppo, però, come sollevato da altri colleghi, a noi sindaci le comunicazioni arrivano piuttosto in ritardo. E quando riusciamo ad avere l’elenco di eventuali contagi, ci viene rivelato solo il numero dei casi positivi e null’altro. Con la conseguenza che non riusciamo a dare risposte precise ai nostri cittadini, comprensibilmente allarmati oltre che per se stessi per i loro cari, magari anziani e fragili». In attesa di avere ulteriori informazioni sugli sviluppi della preoccupante situazione della casa di riposo di Merlara, a Terrazzo sono molti quelli che cercano di ricostruire i propri movimenti negli ultimi giorni. «Il problema vero di questa emergenza», sottolinea un residente, «è quello di non sapere mai come stiano davvero le cose. Le precauzioni si prendono, ma poi non abbiamo mai dati precisi». «Non solo», gli fa eco una mamma del paese, «ma come facciamo a stare tranquilli quando i nostri figli, fino a pochi giorni fa, si sono incontrati, anche se con tutte le accortezze del caso, insieme ad altri loro coetanei di Merlara? Molti dei ragazzi di qui hanno amici e compagni di scuola nel vicino Comune padovano che vedono molto di frequente. E adesso tutti noi genitori siamo in ansia. Servono più informazioni e soprattutto un maggiore senso di responsabilità da parte di tutti». •

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