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Piazzole sulla 434 piene di rifiuti Arrivano 10 nuove videocamere

Piazzola della 434 a San Pietro colma di sacchetti abbandonati di rifiuti FOTO DIENNE FOTO
Piazzola della 434 a San Pietro colma di sacchetti abbandonati di rifiuti FOTO DIENNE FOTO
Piazzola della 434 a San Pietro colma di sacchetti abbandonati di rifiuti FOTO DIENNE FOTO
Piazzola della 434 a San Pietro colma di sacchetti abbandonati di rifiuti FOTO DIENNE FOTO

Telecamere in superstrada contro l’abbandono dei rifiuti. A Legnago il Comune ha deciso di dare un nuovo «giro di vite» contro il fenomeno dello scarico abusivo di scarti sul proprio territorio e, in particolare, sulle dieci piazzole di sosta del tratto di statale 434 Transpolesana entro i confini cittadini. Anni di abbandoni Questi spazi, che servono alle soste di emergenza dei veicoli, ormai da anni vengono usate dai abusivi del rifiuto come discariche a cielo aperto. A poco o a nulla, infatti, sono valsi i tentativi del Comune e di amministrazioni di altri centri della Bassa attraversati dalla 434, a dissuadere le persone a gettare scarti di ogni tipo nelle aree di pertinenza di Anas. Inutile dire che i divieti di scarico di rifiuti vengono regolarmente ignorati. Così come la convenzione, a cui pure Legnago aderisce versando annualmente 12mila euro, che ha l’obiettivo di effettuare pulizie straordinarie delle piazzole, tramite la collaborazione tra Anas e i municipi toccati dalla 434, ha ridotto solo in minima parte il fenomeno. Anzi, spesso e volentieri accade che il giorno dopo della rimozione dei rifiuti da parte delle aziende specializzate, altro materiale di scarto ricominci ad assere accumulato negli stessi siti appena bonificati. Video per 24 ore al giorno Per questo motivo, la Giunta del sindaco Graziano Lorenzetti ha deciso di varare un progetto che consentirà di installare 10 telecamere fisse per il controllo, 24 ore su 24, delle aree di sosta della 434 lungo il tracciato di propria pertinenza, sia in direzione di Verona che in quella di Rovigo. Lo scorso 6 luglio tutta la documentazione relativa al programma di estensione alla Transpolesana della rete di occhi elettronici, gestita dal comando di Polizia locale del distretto «Basso Adige», è stata spedita al prefetto Donato Cafagna il quale, proprio in questi giorni, ha dato il proprio assenso all’intervento, che verrà realizzato nel 2023. «Gli 80mila euro necessari per l’installazione delle telecamere», spiega Luca Falamischia, assessore alla Sicurezza, «verranno stanziati entro fine anno all’interno del bilancio di previsione valido per il 2023. L’anno prossimo, quindi, potremo dare il via al posizionamento delle telecamere che, attraverso un ponte radio, trasmetteranno le immagini direttamente alle centrale operativa del comando di via Matteotti». Nei mesi scorsi qualche altro Comune, come Villa Bartolomea, ha sperimentato l’uso di una telecamera «anti-furbetti» sulle piazzole della 434. Il progetto legnaghese, tuttavia, è più ampio e verrà gestito direttamente dal municipio. «Sappiamo», prosegue Falamischia, «che il monitoraggio delle piazzole richiederà un impegno in più da parte del nostro personale per il controllo delle immagini registrate, tuttavia soltanto così possiamo eliminare un problema che non è più tollerabile: ossia il deposito incontrollato di rifiuti». Il programma di estensione alla Transpolesana della rete di monitoraggio comunale, prima di ricevere il via libera dal prefetto, è stato sottoposto alla validazione della questura e dei comandi provinciali dei carabinieri e della Guardia di finanza. È stato inoltre esaminato nella riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica del 26 agosto nella quale è stato espresso parere favorevole all’iniziativa «purché sia conforme alle disposizioni del Garante per la privacy ed alle linee guida del ministero dell’Interno». Le fototrappole La proposta del Comune si inserisce nel quadro più ampio della lotta all’abbandono dei rifiuti su tutto il territorio legnaghese. Dall’inizio dell’anno fino ad oggi, mediante l’utilizzo delle cinque «fototrappole» di cui è dotato il comando cittadino, sono stati effettuati 55 controlli relativi ad altrettanti abbandoni, in seguito ai quali sono state elevate 15 sanzioni da oltre 300 euro ciascuna, comprensive delle spese addebitate dal municipio per la rimozione degli scarti.•.

Fabio Tomelleri

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