Pfas: l'analisi dei dati registrati fra il 15 febbraio ed il 15 aprile 2020 nel territorio più esposto alla contaminazione causata dalle sostanze perfluoro-alchiliche dice che nel corso della prima ondata della pandemia qui c'è stata una mortalità da Covid superiore del 60% rispetto alla media del Veneto.
Questa situazione che riguarda un'area di cui fanno parte anche 13 municipalità veronesi: Albaredo, Arcole, Bevilacqua, Bonavigo, Boschi Sant'Anna, Cologna, Legnago, Minerbe, Pressana, Roveredo, Terrazzo, Veronella e Zimella.
La ricerca, di cui è stato reso pubblico un primo stralcio, è stata compiuta da Annibale Biggeri, che insegna epidemiologia all'università di Firenze. Egli ha preso in esame i dati ufficiali, scoprendo una situazione che potrebbe essere legata proprio all'esposizione ai Pfas. D'altronde Philippe Grandjean, professore e ricercatore dell'università americana di Harward, ha recentemente verificato che uno dei Pfas presenti in grandi quantità nell'area inquinata, il Pfba, si accumula nei polmoni.
«Il Covid è una malattia polmonare», ricorda eloquentemente Grandjean. E non è tutto, perché a questo punto c'è la possibilità che anche la risposta ai vaccini sia intaccata dalla presenza del contaminante. A fronte di tutto questo, dal territorio inquinato si chiedono analisi mirate sulla popolazione.